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1870-2020. Anti-green pass dipinti come briganti

 28 ottobre 2021

I governi sovrani sono esperti da centinaia di anni nel muovere guerre tra popoli. Esperti nel creare capri espiatori, talvolta nemici immaginari, invisibili, affinché gli uni si scaglino a morte contro gli altri. Esperti nella propaganda del terrore. Esperti nel raggiro

Nel medioevo la tendenza era sfruttare il credo religioso e relative superstizioni per terrorizzare i popoli con cacce alle streghe, all'eretico, all'untore. Puri pretesti psicologici per sottomettere con la forza fisica.

Nell'epoca del colonialismo, con la nascita dell'economia della finanza derivata, andò di moda far credere che alcuni popoli siano razze inferiori soggiogabili da razze superiori. Così si giustificò quella schiavitù fisica esercitata dai popoli europei verso i popoli indigeni di altri continenti sottomessi (Africa, Indonesia, America latina...).
In Italia in particolar modo sul finire di quest'epoca, a fine '800, si sperimentò la guerra di un popolo verso se stesso, con l'invenzione del brigantaggio. Meridionali vessati fiscalmente e perseguitati militarmente dai settentrionali, costretti a darsi alla macchia creando il pretesto di una repressione "a norma di legge" ancora più cruenta, fomentata da una propaganda sottile e mirata contro "i briganti".

Nel '900 le élite dell'economia di una finanza ormai matura per i consumi di massa organizzati da tecnologie mediatiche d'avanguardia (cinema-tv-radio-giornali) furono capaci di orchestrare guerre tra popoli su scala mondiale. In che modo? Visto che ogni popolo occidentale in epoca post-industriale aveva raggiunto alti standard di benessere e confort, e il tedesco quanto l'italiano, l'inglese quanto il russo, il francese quanto lo statunitense, stavano ognuno bene a casa propria con l'unica ambizione se mai di viaggiare per trovare occasioni di fortune maggiori?

Di nuovo, con il raggiro del nemico invisibile. Della propaganda mirata a far credere che l'ebreo o il comunista piuttosto che il capitalista fosse la causa di ogni male. Interi popoli in massa convinti che il nemico fosse chi in realtà stava, quanto loro, bene a casa propria, ma virtualmente dipinto da una pellicola cinematografica, o un giornale, o una trasmissione radiofonica, come un barbaro invasore pronto a sterminare il vicino di casa pur di appropriarsi della proprietà altrui. 

Mentre di nuovo, in realtà, a volersi appropriare della proprietà altrui, delle ricchezze dei popoli vicini in quanto non più contenti solo delle ricchezze dei propri popoli, erano governanti sovrani che, intimoriti dal furor di popolo di rivoluzioni di qualche secolo prima in nome di un diritto in più a discapito di un loro privilegio in meno, per questo hanno dovuto inventare raggiri sempre più sofisticati.

In questo XXI secolo, oggi? Ora la tecnologia mediatica è diventata a portata dell'individuo, non solo esclusiva del potere governativo. L'informazione è nelle mani del singolo nell'era di internet ed inventarsi nemici invisibili è una pratica che cammina sull'orlo del ridicolo. Dove è più facile scivolare che rimanere in equilibrio.

Eppure le strategie sembrano invariate da parte dei governi. Chi è contro le discriminazioni e le ingiustizie viene dipinto alla stregua di briganti che minacciano l'ordine pubblico, nel mentre l'ordine pubblico è in modo mirato minato e turbato, "a norma di legge", deliberatamente da chi governa.