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Natale 2020. Rallegriamoci.

 27 novembre 2020

C'è un fatto inquietante che si sta verificando in questo intero mese di ultimo DPCM. Ed è che le mascherine non si è imposto di indossarle all'aperto, ma di portarle con sé e metterle solo se non è permesso mantenere distanziamento inferiore a 1 (uno) metro dal prossimo.

Tuttavia, è bastata una carrellata di slogan per un paio di giorni su tv-radio-giornali da parte delle autorità che recitava "indossarle sempre è questione di civiltà" e tutti, o un buon 90%, per un mese l'abbiamo indossata a prescindere (secondo me qualcuno ci ha pure dormito).

Capite il dramma mentale, spirituale, e non so cos'altro, che si vive in massa? 

La gente non sa distinguere un DPCM da una legge, una legge dalla Costituzione, chissà quanti confondono la civiltà con l'omertà, ma è certa solo di una cosa: il punto di riferimento è la tv-radio-giornale. E se lì dicono tutti di fare una cosa, la si fa senza farsi neppure una domanda. Anzi quasi è incivile farsi domande. 

Non è neppure quello che dice Conte o Speranza o il Papa che fa la differenza: la differenza è proprio quello che afferma la tv-radio-giornale a reti unificate.  

Se domani Conte o Speranza o il Papa dicono che è consigliabile andare a pisciare una sola volta al giorno, tutti li prenderebbero per pazzi. Ma se dovessero dirlo e farlo ripetere da tv-radio-gionali per una settimana, il 90% di noi si ritroverebbe in urologia al decimo giorno. 

Ripeto, gli ultimi DCPM non obbligano assolutamente a indossare la mascherina all'aperto, ma da un mese tutti, o un buon 90%, l'abbiamo incollata dagli occhi al collo.

Allora ci preoccupiamo per cosa ora? Per le tradizioni del Natale? Ma figurarsi! Questo Natale 2020 è il primo Natale della storia della società occidentale ad essere coerente con la situazione! 

Fare l'albero, il presepe, comprare regali... usanze le cui origini sono fatte risalire al medioevo proprio per esagerare, ma che in realtà sono tradizioni consumistiche adottate in massa da appena cento anni. L'albero addobbato in ogni casa c'è da appena cinquant'anni. Prima non c'era manco l'albero. Ce n'era uno nella piazza di qualche capitale del nord europa a rappresentare qualche tradizionale culto pagano.

Di cosa siamo sconvolti allora? Che venga sconvolta la nostra identità consumistica? Ma ci rendiamo conto di avere l'identità camuffata per strada da nove mesi sentendoci a nostro perfetto agio per un fantomatico "senso civico"? 

In una società con un briciolo di valori cristiani (non dico cattolici, protestanti od ortodossi: dico cristiani!) dovremmo ripugnare l'uso improprio di uno strumento sacro come le mascherine a prescindere. Dovremmo ripugnare la violazione della legge (quella vera) a prescindere. 

E dovremmo invece esultare se finalmente arriva "un flagello invisibile" che distrugge ogni futile abitudine che dissacra la nascita del rivoluzionario più grande della storia dell'umanità. 

Un rivoluzionario (che invitava calorosamente a rifiutare l'uso del denaro) e pure complottista: tradito con un bacio per 30 denari! Cristo Santo!

Dai su. Rallegriamoci questo Natale 2020. Magari sarà occasione per chiederci cosa ha reso il nostro volto solo degno di essere nascosto, e chiamarlo atto di "civiltà". Magari. 




Sieropositivi ma sani (il ritorno). Virus non bastano più, scomodano i tumori

 09 novembre 2020

E d'improvviso il genio del San Raffaele Srl del San Donato Spa.
Mi attendevo un approfondimento di certe chicche dal lontano 12 febbraio 2020 (altra epoca storica quasi, al confine tra pre-covid post-covid).
Chi gliele manda a dire ci ha messo NOVE (9) MESI per meditare e promulgare. Son tanti caspita. Nasce un essere umano nel frattempo. 

A febbraio riflettendo sui concetti di "sieropositivo e sano" della propaganda mediatica dei colossi della medicina privata (San Donato Spa - 1,6 miliardi di fatturato nel 2018  secondo wikipedia a marzo 2020) trovai quegli slogan un'ottima opportunità per riflettere sul concetto di sano in chiave di malattie infettive. 


Nove mesi dopo sono andati oltre, scomodando i tumori per fare i parallelismi perché evidentemente solo i virus non bastano più:

"Asintomatico significa senza sintomi, il che in numerose condizioni cliniche non significa per niente non essere malati. I tumori – anche i più mortali – nelle fasi iniziali non danno sintomi, lo stesso vale per l’Aids per molti anni. Queste persone, pur essendo asintomatiche, se si sottopongono a esami clinici possono scoprire di essere gravemente malate, cosa importante da sapere perché se non si cureranno andranno incontro a una morte certa (o quasi), e il fatto di non avere sintomi è parte del problema”.

E ancora:

“Molte persone infettate dal coronavirus non hanno effettivamente sintomi, ma questo non vuole dire che siano sane... Una porzione molto grande di persone, sebbene colpite da un’infezione silente e senza sintomi, internamente stanno subendo colpi all’interno del loro corpo di cui neanche sono a conoscenza’”.

Il resto della recita lo rimando all'articolo che merita attenzione, perché è il solito capolavoro di sofismo farsa-scientifico.

Mi soffermo solo sui tumori ora perché è una opportunità qui offerta "dai nostri" per avanzare una presa di coscienza collettiva su dove siamo, cosa ci stanno facendo fare, e cosa invece possiamo ancora scegliere di fare, a partire dalla nostra salute.

Forse sono pure la chiave di previsione del prossimo scoop mediatico che lanceranno tra quanti mesi non si sa (sono molto impegnati dopotutto a sopravvivere anche loro). 

Cellule metastatiche tumorali si formano ogni sacrosanto istante nel nostro corpo. In ogni tessuto. Dove più dove meno. Sono normale amministrazione la formazione di cellule tumorali nel corpo animale, e c'è un formidabile comparto del sistema immunitario sviluppato per monitorare tutta la situazione ed evitare che il fenomeno degeneri. Perché tra le infinite divisioni cellulari ogni cellula di ogni tessuto (dove più dove meno) capita che qualche difetto genetico (DNA) di divisione sfugga e prenda la piega "tumorale" (benigna o maligna). Ma in un corpo sano ("di una mente sana") tutto viene controllato e non si innesca nessuna patologia.

Più avanza l'età, più è facile che avvengano divisioni cellulari anomale e più il nostro sistema immunitario invecchiando fatica a far fronte alla pulizia interna. E ci si ammala di più. E si muore. Perché la natura con la vita è così. 

Quel che non sentirete mai dalle recite della medicina privata, è che questo processo è indotto anche da alimentazione scorretta, sostanze inquinanti, abuso di alcool, fumo e droghe, uso improprio di farmaci (che sono droghe) e oggi più che mai l'iniezione di vaccini ingegnerizzati che agiscono perfino direttamente sul DNA (per stravolgerlo che è semplicissimo, dubito per manipolarlo come dicono di essere in grado di fare).

Però è già una grande occasione questa appunto per rendersi conto di cosa significa essere ammalati ed essere sani.
Vediamo tra quanto arriviamo a parlare di dove si trova il confine tra fisiologia e patologia. Ancora più in là tra malessere e benessere. Ancora più in là tra normale e deviazione dalla norma.

Personalmente tutto questo l'ho affrontato in una tesi di medicina integrata nel 2008. Era l'anno pure in cui è comparso Facebook in Italia. Dodici anni per arrivare a discuterne in un confronto con i colossi della medicina privata, e bisognava passare per il palcoscenico di una pandemia e i suoi attori. A che ora è la fine del mondo? 



Ddl Zan, le leggi di un parlamento in affitto come un utero.

06 novembre 2020

Nel mentre la vita degli italiani sprofonda nelle misure anticovid tra uno scandalo pandemico e l'altro (vedi secretazioni e legittimità dei DCPM) la maggioranza parlamentare, senza alcun programma elettorale concordato dopo un anno, ha la raccapricciante iniziativa di votare alla Camera il Ddl Zan su omofobia e affini.

Voto secretato su iniziativa di Fratelli D'Italia. Segreti ovunque. Anche di vedere la faccia di chi ha il coraggio votare in ogni partito (FdI compreso) una simile scelleratezza etica-scientifica, e barbarie antidemocratica. Perché idiozia e perché barbarie? Imbarazzo della scelta sui motivi, peccato non ci sia nulla da scegliere e solo da subirli questi motivi. Come è tipico nelle perversioni sessuali tra l'altro, perché questa è "la ratio" di questa normativa. Ecco perché.

 1- L'identità di genere negli animali (uomo compreso) non avviene in lungo e in largo durante l'esistenza dell'individuo come certe rubriche farsa-scientifiche da rotocalchi propagandano. L'identità di genere avviene in un momento specifico dell'individuo, tipico di ogni specie. Nell'uomo è verso i 3 anni di vita (chi mese più chi mese meno).
 Nei primi 3 anni l'individuo impara progressivamente nei limiti delle proprie capacità cognitive a distinguere emotivamente e morfologicamente "la figura paterna e la figura materna", ma in questo frangente non sa associare se stesso a quelle figure. Ovviamente perché non ha termini di confronto maschio-femmina, e di se stesso/a ha un'immagine neutra cui non associare nulla.
 Verso i 3 anni si raggiunge invece quella "consapevolezza" cognitiva che mamma e papà sono sostanzialmente diversi attribuendo ulteriori connotati a quelle caratteristiche morfologiche/emotive apprese fino ad allora, e si matura l'esigenza esistenziale di voler associare se stesso/a a una delle due figure. Una questione di istinto. L'essenza della conoscenza stessa è capacità associativa. E' un vero e proprio fenomeno di "imprinting" anche l'identità di genere (imprinting, termine che nei rotocalchi propagandistici farsa-scientifici non leggerete mai così come nelle proposte di legge, perché se le masse a 50 anni dalla sua scoperta prendessero coscienza del suo ruolo nella sudditanza al denaro, scoppierebbe una rivoluzione).
 Tre anni dunque è l'età chiave di un grilletto psico-fisico determinante per l'intera esistenza dell'individuo sul piano sessuale. Quasi una prima pubertà della coscienza del sé. Ecco chiaro il perché la fazione politica che ha ideato un Ddl del genere è anche ossessionata dal rendere la scuola materna 3-6 anni obbligatoria: sostituirsi al padre e alla madre in questa fascia critica per l'identità di genere è fondamentale per una classe dirigente che intende manipolarla.

 2 - Quale farsesca iniziativa culturale introduce infatti il Ddl Zan? Istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, che si celebra il 17 maggio, e prevede iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado.
Esiste forse una giornata contro l'eterofobia? L'eterofobia dimostrata dalle politiche (trans)nazionali che hanno distrutto lo stato sociale della famiglia dal '68 in poi? Attraverso movimenti di femminismo-deviato volto a trasformare la femminilità in una fotocopia bianco e nero di quello maschile. Attraverso turni di lavoro di 8 ore (senza distinzione di genere) in una società dove le macchine già ai primi del 900 avrebbero potuto garantire una giornata lavorativa di 3 ore al giorno (citando Bertrand Russell, mica gli Stanlio & Onlio dell'economia di turno).
Otto ore minimo appositamente per tenere il più possibile i genitori lontani dai figli fin dalla nascita, in cambio di uno stipendio per creare il quale è sufficiente stampare denaro, non necessario lavorare (altro indizio di imprinting passibile di rivoluzione).
 Otto ore per creare generazioni di figli alienati dai genitori, genitori alienati tra loro, e con se stessi. Condizioni perfette per minare rapporti affettivi, relazioni sentimentali, realizzazioni esistenziali:, la ricetta perfetta per ritrovarsi nel III millennio a concepire un decreto legge Zan (concepito e poi partorito come si trattasse proprio di un utero in affitto, non a caso questo è un "parlamento in affitto" dell'alta finanza trans-nazionale, il regno delle perversioni sessuali).

 3- Non potevano mancare quindi i finanziamenti. Fior di milioni di euro, soldi pubblici, da stanziare alle nuove creature: i "centri anti-discriminazione". Centri di alloggio e soccorso alle vittime di violenza contro LGBT su tutto il territorio nazionale. Come se ad oggi queste vittime non fossero già soccorse nelle strutture pertinenti. Come se ad oggi queste vittime fossero un numero fuori controllo da richiedere interventi del genere.
 Allora in pratica questi centri sono l'ennesima manovra politica per creare clientelismo attraverso entità para-statali per futuri bacini di voti, oltre che punti di riferimento per uno stravagante processo di trasformazione sociale. Per giunta questi centri creano ulteriore emarginazione di queste persone identificandole come categoria sociale distinta dalle altre vittime di violenza. Una legge contro l'omofobia che istiga all'omofobia essa stessa: il culmine della perversione della maggioranza di governo italiana attuale.

 4- Infine un appunto sul paradosso più delirante di questa legge. La clausola salva-idee.

"Sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, PURCHE' non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti,,.

In base a quali criteri scientifici un giudice giudica se una libera espressione di idee è fattore scatenante o meno di violenze da parte di altri? Evidentemente nessuno perché non ne esistono. Questo è puro sofismo per vincolare un diritto costituzionale di un cittadino alla responsabilità penale di terzi, tra l'altro con la premessa di essere stato istituito per voler garantire quel diritto. Ma un diritto costituzionale può essere esautorato da una norma penale per altro riferita al comportamento di altri? Schizofrenia legislativa allo stato puro.

Riassumendo il tutto si riesce a comprendere il movente di questa legge? Si aprono non solo le porte a un indottrinamento fin dall'età più sensibile e critica per favorire deviazioni dall'inclinazione naturale di identità di genere. Ma si vuole dichiaratamente punire tutto ciò che si oppone a tale indottrinamento sistematico e programmatico che passa attraverso l'educazione diretta (scuola) e istituti di monitoraggio (centri anti-discriminazione).
Una scelleratezza etica-scientifica e una barbarie antidemocratica nel mentre si sprofonda in una pantomima-pandemica. Dignità di un popolo e sacralità dell'evoluzione naturale calpestati in simultanea. E ci si balla pure sopra.


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