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Lega-PD-M5S e Governo Conte-2. Cosa scandalizza?


31 agosto 2019


In questi giorni di tentativo di formazione di un Governo Conte 2 le testate giornalistiche fanno eco al tentativo del leader leghista Salvini di associarlo a un desiderata delle lobby europee-transatlantiche, evidentemente per distogliere l'attenzione dal fatto che il Governo Conte 1 è stato fatto cadere dallo stesso Salvini inaspettatamente in pieno agosto, fatalità subito dopo la visita dell'ambasciatore statunitensi in sede Lega, e appena due mesi dopo l'insediamento di Berlusconi a Bruxelles.

Come se non bastasse distogliere l'attenzione sui veri moventi che hanno portato Salvini a far cadere improvvisamente il governo di cui era vicepresidente, tutta l'attenzione dei media è diretta a screditare l'ipotesi di intesa di maggioranza M5S-PD per un secondo governo Conte, vista l'emergenza creata da Salvini.
Si vuole rendere scandaloso un programma di governo del M5S ipoteticamente sostenuto dal partito di Bibbiano così come si voleva rendere scandaloso quello già sostenuto un anno prima dal partito dei 49-mojito, tra l'altro accettato di punto in bianco dal medesimo Salvini voltando le spalle all'alleato Berlusconi, e dichiaratamente per l'unico scopo di evitare, allora, le urne in piena estate.

Ovviamente il presunto scandalo è finalizzato a gettare fango sul M5S, vero unico pericolo come sempre per la lobby politico-mediatico-finanziaria. E infatti il M5S con i suoi programmi, proposti a destra e sinistra, oggi come un anno prima, costringe una élite classista a mettere in atto azioni di governo per il bene pubblico. Ma questo dovrebbe essere motivo di vanto eroico per l'opinione pubblica, non scandalo.

Ciò che in queste nobili e ambiziose trattative del M5S suscita invece sconforto, quasi angoscia, è il fatto che tra i suoi programma un anno fa c'era fermare il gasdotto TAP, l'ex-ILVA, e i famigerati obblighi vaccinali: promesse non solo disattese, ma su cui è calata persino omertà.

Ma dirò di più. Il potenziale Presidente Conte-2 rimane identico a quel Presidente Conte-1 che ha sostenuto la realizzazione del TAV Torino-Lione sulla mera base di fondi europei fittizi non confermati, e senza alcun accenno all'impatto ambientale di una montagna di amianto ed elementi radioattivi da forare. E questo sì desta vera e propria angoscia più che sconforto. Ma è un angoscia riservata a comuni mortali, non certo alle testate giornalistiche che mai hanno chiesto, insieme ai portavoce in movimento, se tale posizione fosse stata calata dall'alto.

Allora a quelli che "il M5S non ha paura di nessuno" e a quelli che "il Presidente Conte Avvocato del popolo".... #sapevatelo.




Coraggio per nuovo governo o tornare al voto?

23 agosto 2019

Stando a come si è comportato il M5S che in un anno di governo ha messo i "redditi" davanti alla salute e all'ambiente (vedi obbligo vaccinale, ex-ILVA, TAP) con conseguenti riscontri a regionali ed europee, Di Maio sbaglia a dire che il M5S non teme nuove elezioni. Però ha ragione sul fatto che il coraggio si misura al governo, perché quello è il senso di un voto e non la competizione elettorale in sé.

Tenersi stretto l'esito del 4 marzo 2018 sarebbe bello oggi ad agosto 2019, l'indomani delle dimissioni di Giuseppe Conte. Purtroppo la situazione del consenso al M5S è cambiata ed è diabolico perseverare non rendendosene conto, per di più evitando di argomentare le delusioni dell'elettorato (i sondaggi hanno fatto propaganda faziosa e artificiosa per Salvini per farlo esplodere, vero, ma il vero problema è la gente che si è astenuta dal voto dopo un anno di governo in ben cinque appuntamenti elettorali tra regioni ed europee).

Ecco allora che paradossalmente oggi si giustificherebbe un secondo governo con qualsiasi altro indagato di destra o sinistra (tanto sono tutti buoi della stessa mangiatoia politico-finanziaria) se il M5S avesse avuto altri comportamenti davanti a questa mangiatoia (e ripeto, si parla di ex-ILVA, obblighi vaccinali, TAP e alla fine anche TAV: si parla di salute e ambiente!).
Ma così non è, e ora questo senso di responsabilità verso nuovi governi sembra mascherare l'irresponsabilità verso promesse disattese (tradimenti?) in un anno di governo.


Coerenti No Tav: il tradimento è su altro

07 agosto 2019

Non è tradimento quello del M5S sul TAV, è solo qualcosa appena meno peggio: mero calcolo politico condito da ruffianeria propagandista nel cercare di smascherare il partito unico capitanato da Zorro.
Quel che è peggio è che il M5S ha tradito l'elettorato, ad oggi, su vaccini, TAP, ILVA, e non lo vuole ammettere. A suon di quattro regionali ed europee perse per questi tradimenti, forse bastava la dimissione di Di Maio da una delle quattro cariche e smettere ogni competizione da super eroe col Cazzaro Verde, consapevole pure di essere relegato dal potere mediatico politicizzato alla figura di un Robin di turno, il voto parlamentare di oggi avrebbe avuto tutt'altro significato politico ed etico per il M5S.
Invece no. Si va dritti, ad occhi chiusi, su una strada deviata, forse ormai irrimediabilmente.