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Il problema non è quanti siamo, ma i consumi di chi c'è.

 30 giugno 2023

Dal web:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10160401023103557&id=628498556 

,,In questa immagine sotto viene mostrata quanto sarebbe grande Parigi (mantenendo le stesse proporzioni di forma e densità) se tutti gli abitanti del pianeta ci abitassero dentro rispetto agli Stati Uniti. 

Il resto del mondo rimarrebbe completamente libero da ogni essere umano. Vuoto. 

Siamo sicuri che siamo così tanti come dicono quando parlano di sovrappopolazione mondiale o siamo troppi soltanto per "loro"? ,,


Caro Gaspare, il problema reale è diverso dal numero e la densità. Il problema è che se anche solo un decimo di quei 7 miliardi comincia a consumare anche solo la metà di quello che consumano "loro" (che sono una parte infinitesima per fortuna) il Pianeta collassa. 

Te la vedi tutta Parigi con il tenore di vita di Briatore?

In altre parole, se la classe media oggi impoverita dovesse ambire al "benessere" dei "ricchi", è la fine. Questo è il loro incubo.

Questo è il motivo per cui vogliono rimanere solo loro con i loro robot e un pugno di super-stipendiati che li collaudino in base alle loro preferenze.

Questo è il motivo per cui quei 7 miliardi o cominciano a pensare a un nuovo modello economico ecosostenibile alla portata di tutti da fare adottare a tutti globalmente (ovvero che sostituisca la finanza) o è la loro fine (loro dei 7 miliardi).

Auguri Umanità 

Perché gli errori che si ripetono nella Storia?

 29 giugno 2023

Siamo sicuri che studiare e ricordare la Storia sia condizione necessaria per non ripetere gli errori del passato? 

Se i nipoti ricordano i nonni che si son fatti la guerra, diventa pretesto per costruire la pace o continuare quella guerra?

Persone buone e intelligenti prenderanno una strada. Persone cattive e stolte l'altra. Bisogna fare attenzione a considerare la cultura condizione necessaria per vivere in pace. E ironia della sorte, la Storia probabilmente dimostra che non sarebbe sufficiente neppure fare tabula rasa di ogni ricordo e ripartire da zero. Perché quell'ignorante cattiveria farebbe prima o poi saltare ogni pace nuovamente.

Cercare soluzione a ciò sembra impossibile perché appare di cercare rimedio alla malignità intrinseca dell'essere umano. 

In realtà è proprio questa apparenza del problema che impedisce di adottare l'unica soluzione oggettivamente realizzabile. Perché non si tratta di eliminare il male, ma di riconoscerlo, confinarlo, e renderlo innocuo.  

L'unica soluzione reale al problema reale risulta quindi far sì che chi è intelligentemente buono abbia controllo su chi è stoltamente cattivo, e non l'esatto contrario come avviene dalla notte dei tempi della Storia, per puro accordo sociale, o patto collettivo che dir si voglia. 

Ecco questa è una riflessione sul senso del ricordare la Storia a ulteriore conferma della teoria sulla #PERVERTITOCRAZIA, e il suo unico rimedio antropologicamente scientifico.


Da un ricordo sbloccato da facebook 29 giugno 2022:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02RFFnxXj9SKCoR5or3A1nQ8G754o96y2uPdAaKYzVqTybT8KpYjqzP88Vi3EM7sJRl&id=1423361752



La sovranità militare in bilico tra eserciti privati.

 25 giugno 2023

Gli eserciti privati esistono dalla notte dei tempi, e la loro organizzazione raggiunse livelli di modernità nel tardo medioevo con i Lanzichenecchi dei re germanici al comando del Sacro Romano Impero, e la finanza svizzera agli esordi nelle speculazioni finanziarie con la Guardia Svizzera (tutt'ora ingaggiata in Vaticano).

Cosa fossero capaci di fare questi mercenari in passato lo ha rappresentato con uno scorcio cinematografico l'inizio del film Giovanna d'Arco (The Messenger: The Story of Joan of Arc) nel 1999, di Luc Besson, e il filone hollywoodiano contemporaneo con il brand della saga "I mercenari" è solo un effetto speciale di questo fenomeno per farlo masticare alle masse normalizzandolo in chiave finestra di Overton.

Riflettere sugli eserciti privati di mercenari è stato per me un grande spunto per la teoria sulla "pervertitocrazia, dalle armi all'arma denaro" intorno al 2010. 

In cambio di un saccheggio, una ricompensa in denaro o un suolo occupato o l'insieme di tutto ciò gli esseri umani sono in grado, qualcuno penserà, di trasformarsi in animali. Ma gli animali non arrivano a ciò, uccidendo solo per bisogni naturali di difesa o fame. 

Gli esseri umani, in cambio della convenienza di un valore astratto che rimpiazza valori reali, annichiliscono la propria natura umana e finanche animale, azzerando la propria intelligenza emotiva e collettiva. 

Si trasformano in macchine distruttive senza cognizione di causa. Automi demoniaci che di soprannaturale non hanno nulla, essendo semplicemente organismi dotati di vita (da medico veterinario mi rifiuto di chiamarli animali) compromessi da psicopatie (per eccellenza la alessitimia) che li rende depressi, apatici, schizofrenici.

Se poi si vuole meditare su un piano spirituale metafisico analizzando il legame tra il demoniaco e la mistificazione del valore della realtà ben venga (l'allegoria sul frutto offerto dal serpente nella mistica ebraica è spettacolare). Ma è molto pericoloso dedicarsi all'immaginario del soprannaturale senza avere ben chiara la dinamica psico-biologica del fenomeno. Si rischia di non afferrare il principio e il senso della questione, che è prettamente antropologico.

Gli eserciti di mercenari, riprendendo il ragionamento sull'attualità, non sono affatto una novità storica emersa con il conflitto russo-ucraino.

Sono gli eserciti pubblici (di Stato) ad essere una novità dal secondo dopoguerra, nati proprio per evitare che nella Storia altre altre milizie finanziate da privati come le Camice Nere ed SS nazifasciste, si impossessassero della sovranità militare nazionale nata con la moderna democrazia. Ovvero un esercito del popolo che risponde al popolo nel suo collettivo, perché finanziato dal popolo.

Oggi sui teatri di guerra abbiamo questi schieramenti. Eserciti di sovranità nazionale ed eserciti di mercenari. Spesso pure confusi tra loro. Chi paga di più, vince. Auguri umanità. 

E auguri animali e auguri ambiente... in balia di una #PERVERTITOCRAZIA, dalle armi all'arma denaro.

Locandina del film "I mercenari III" (2014) e raffigurazione di un Lanzichenecco
(Dal web)


COVID 19. Assolti tre ministri per nessun obbligo a monitorare...alcun pericolo di pandemia

 23 giugno 2023

"Non vi era alcun obbligo relativo all'istituzione del Sottocomitato per la pandemia, ma una semplice facoltà rimessa a valutazione discrezionale del Comitato scientifico permanente" cit:

 https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/06/23/covid-archiviazione-a-roma-per-speranza-lorenzin-e-giulia-grillo_83844e72-c386-48bc-b170-f23c9c946864.html 

A dimostrazione del fatto che non c'era alcuna necessità di istituire piani pandemici poiché rischio pandemie uguale a zero in occidente nel III millennio?

A dimostrazione quindi che quella della COVID 19 è stata una pandemia politica orchestrata a tavolino a livello internazionale per demolire lo stato socioeconomico di determinati competitor internazionali?

Bella dimostrazione pratica proprio: ministri della salute assolti per non aver fatto nulla contro qualcosa di inesistente come pericolo per la salute. 

Complimenti 👏



Vox populi, vox Dei...passando per la Storia

 19 giugno 2023

"La folla scelse Barabba". Ma quella folla era davvero il popolo?

Quella folla forse non era il popolo: probabilmente una selezione del popolo finanziata in qualche modo da qualche élite di potere (che odiava Cristo) per dare una o l'altra approvazione. 

Sarebbe stato come portare a giudizio del popolo l'approvazione della legge Zan, e aver selezionato solo quelli del Gay Pride. Che poi voglio dire, avessero acclamato Cristo o Barabba in modo pari: come lo avrebbero riconosciuto? Come avrebbero risolto? 

Vox populi vox Dei non lo si riconosce passando per le autorità del potere. Ma passando per la Storia. E la Storia dei popoli ha dimostrato ben altro con il messaggio di Cristo.


Fonte foto

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=821928009300973&id=100044513436168 

La mia plastica storia italiana di Silvio Berlusconi 1994-2011.

 15 giugno 2023

Questa rivista propagandistica elettorale risale al marzo 2001. Campagna elettorale che avrebbe visto vincente il Governo Berlusconi II (il primo durò appena un anno, nel 1994-1995, dalla "discesa in campo di Silvio" al colpo basso degli alleati della Lega-Ce-L'ha-Duro).

Rotocalco di centoventidue pagine a colori che il magnate editore inviò a ogni famiglia. Centoventidue pagine con i dettagli sulla vita privata, imprenditoriale e politica del Cavaliere.

Io allora avevo 21 anni e non vedevo l'ora di manifestare per la prima volta il mio diritto di voto. 

Allora la scelta era tra centrodestra e centrosinistra, e bastava anche meno di quella rivista per capire che dopo cinque anni di legislatura di centrosinistra passati per quattro governi (un Prodi, due D'Alema, un Amato) forse era il caso sperimentare qualcosa di nuovo.

Però ammetto che fin dall'inizio, fin dal 1994, Berlusconi non riuscì a comprarmi politicamente come riuscì a comprarmi la fede calcistica qualche anno prima. 

Ma la dinamica delle due cose fu una lezione di vita magistrale. E mi segnò come essere umano sul piano civico e perfino religioso. 

Il fatto è che a fine anni 80 nel mio quartiere tutti i più grandicelli erano juventini. E io ovviamente tifavo juve. Branco e capibranco, non c'erano alternative. Ma poco dopo le alternative arrivarono eccome, e io insieme a qualcun altro ci innamorammo di quel trio olandese che sconvolgeva le difese avversarie. 

Eravamo così piccoli che il nome delle coppe neppure ce lo ricordavamo. Non ci interessava. Ci ricordavamo solo di chi giocando faceva sognare. E quei tre erano puro spettacolo. A noi interessava solo lo spettacolo. 

Così qualcuno della cerchia oltre a me cominciò a tifare rossonero invece che bianconero, e ne seguirono discordie, antipatie, inimicizie. 

Allora non dico che era meglio il pensiero unico juventino. Affatto. Era meglio quando una valeva l'altra perché una ce n'era che si distingueva, e questo comportava che a nessuno interessava alcuna competizione, in campetto, ma solo il calcio spettacolo. 

Quanto bello sarebbe, lo sport, se si gareggiasse solo per mostrare quando bene si gioca in un'occasione di gioco di una partita? Senza competere per un titolo che crea solo rivalità, invidie, odio? Oltre che occasione di corruzione per raggiungerlo...

Dal 1994 al 2001 quindi il mio interesse per la politica, vedendo comparire nello scenario un personaggio che trovavo antipatico per lo zampino che aveva messo nel nostro giovanile puro e casto amore per il pallone, non ebbe gran seguito. 

Ricordo tuttavia che alle scuole medie e superiori, così come nell'ambiente dell'azione cattolica, insegnanti ed animatori ci testimoniavano l'importanza dell'educazione civica con grande passione e fervore. 

Probabilmente furono anni di grande chiamata alla responsabilità civica verso le nuove generazioni a causa dello sconvolgimento che causò la concomitante epoca stragista, per eccellenza con la morte di due eroi nazionali come Falcone-Borsellino, scorte e consorte al seguito. E questi fatti tragici per forza di cose associati dagli adolescenti alla politica, a loro volta allontanarono la mia generazione dall'interesse politico.

I contemporanei scandali di tangentopoli e mani-pulite furono poi la ciliegina sulla torta. 

Arriviamo però al 2001. A 21 anni non si è più adolescenti. Si è giovani con la voglia di dimostrare di essere uomini. E per dimostrare di essere grandi cosa si può fare, se non informarsi?

Divorai quella rivista. Ne rimasi profondamente ammaliato. Sembrava tutto vero. Ricordo di essermi perfino commosso da quanto l'operazione psicologica di quella narrazione mirava alla pancia di un elettore. 

Non divenni attivista di quel partito ma decisi di dare fiducia a quel personaggio, che ripeto, mi stava comunque antipatico per come aveva sporcato, oso dire "sodomizzato", quel mio puro sentimento sportivo dell'infanzia.

Volli dare fiducia anche per due questioni di principio. Primo, era una novità e in quanto tale meritava di essere messa alla prova. Secondo, tutti in TV, radio, giornali, gli davano contro con una cattiveria inaudita. Tutti, tranne ovviamente i suoi canali informativi di cui era padrone. Ma forte della mia educazione civica e spirito critico impartito dai buoni maestri, questo non faceva testo: lo consideravo un fisiologico contro-bilanciamento di forze.

Ci sono voluti quasi quindici anni poi per capire che di fisiologia non c'era un bel nulla. Per capire che quel personaggio era un personaggio a tutti gli effetti usato per inscenare guerre ideologiche al pari di élite calcistiche in un campionato di calcio. 

In 20 anni di governi dal 1994 al 2013, come si dimostrò con il fu-M5S, dieci furono di governo di centrodestra e dieci di governo di centrosinistra. Con un'alternanza di una precisione chirurgica per distruggere lo stato di diritto in Italia senza che nessuno se ne accorgesse. A turno inferendo colpi e poi incolpandosi a vicenda in un teatrino meschino lungo vent'anni.

Questo a dimostrazione che Berlusconi fu semplicemente il prescelto a guidare una transizione para-democratica in uno scenario politico italiano demolito dalla fine della Prima Repubblica, e che doveva continuare la cessione di sovranità nazionale a organismi sovranazionali cominciata negli anni 80-90.

Le riforme costituzionali più deleterie in Italia, dall'entrata in zona euro in poi di cui ancora si attende referendum, le ha guidate il centrodestra di Silvio Berlusconi. La prima affossata con un referendum nel 2006. La seconda andata in porto come disegno di legge nel 2010 dell'ultimo Governo Berlusconi e poi ultimata dal famigerato Governo Monti (il vincolo di pareggio di bilancio in Costituzione). 

Sbagliai dunque politicamente a fidarmi di Berlusconi, e la lezione la appresi, come avvenne per quella calcistica, grazie alle dinamiche del quartiere: una politica dal basso che prese forma in un movimento di cittadini (quel fu-M5S).

Politica che abbracciai con la stessa passione con cui si continua a giocare un calcio sano e puro con gli amici di quartiere. Fino a quando anche quel M5S fu travolto da tragedie molto in odore di trattative stato-mafia in tenuta stragista (il Ponte Morandi, a Genova, fa molto pensare).

La cosa interessante è ricordare come il Cavaliere manifestò tutto il proprio odio e ripudio esistenziale oltre che politico verso il M5S tutto (fondatori, portavoce, attivisti...). Interessante e altamente indicativo di come la politica, così come lo sport, siano state condotte come attività di impresa mirate alla supremazia finanziaria e al monopolio ideologico. A riflesso di ciò, proverbiale la sua inclinazione al divismo, all'autocelebrazione parlando di sé in terza persona, alla morbosa ricerca di vittoria in ogni ambito. Ritenendo male assoluto ogni ostacolo al suo ideale di assoluto leader padre-padrone (il grillino della democrazia diretta peggio ancora del comunista, perché rispetto a quest'ultimo non più funzionale alla dialettica capitalistica).

Sul piano umano poi mi ha molto fatto riflettere il suo rapporto con la madre, verso la quale nutriva profondo rispetto e ammirazione. 

Ho notato come certe sue deriva lussuriose al limite dell'illegale siano emerse alla cronaca poco dopo la morte della madre. 

Chissà cosa ne avrebbe pensato Freud in merito questa strana coincidenza di freni inibitori crollati a 72 anni di età, poco dopo la morte del pilastro morale materno visceralmente idolatrato per una vita intera.

L'ho conservato nei decenni questo rotocalco perché testimonianza personale di grandi lezioni di vita. Un manuale di filosofia economica, filosofia politica, tecnica del marketing, psicologia di massa, etica dello sport, morale, e storia italiana.

Ogni tanto nei tanti traslochi l'ho ripreso in mano, e mi ha ricordato le confezioni delle scatole di Lego. Il gioco delle realtà di plastica per eccellenza. Realtà umane statiche sempre uguali a se stesse, dove i personaggi hanno i volti tutti uguali (o almeno così è stato agli esordi), con i sorrisi accennati disegnati tutti uguali. Cambia qualche parrucca, qualche colore, accessorio, ma quelle sagome sono tutte uguali. 

La cosa triste è che aprendola quella rivista, sfogliandola, si ha proprio l'impressione di navigare nella realtà dei Lego.

La cosa terrificante è chiudere gli occhi infine, pensare di uscire da quella visione immaginandosi per strada, nei negozi, negli ambienti di lavoro, nei ristoranti, nelle scuole, nei cinema, e rendersi conto che ovunque le espressioni sono quelle. Quel sorriso di plastica è come quella sua banca: "costruita tutta intorno a te".

Forza Silvio, riposa in pace. Da domani, tu non farai più parlare di te. Magari continueremo a farlo noi, ma lo decideremo noi se farlo o meno. Dipenderà solo da noi e così sarà per ogni cosa. Un po' alla volta stiamo imparando la lezione. Ci informeremo, e dimostreremo di essere grandi.

Intelligenza emotiva. Il destino di una relazione.

 13 giugno 2023

Potete metterci tutta l' #IntelligenzaEmotiva che volete, tutta la passione, tutta l'empatia, tutta la buona fede, tutto il buon senso, ma se non si vive per #valori che sono della stessa pasta, si è destinati a mète diverse.

Non è questione di condividere gusti, ma sensibilità. Non è questione di estrazioni sociali o condizioni economiche, ma di maturare insieme visioni e progetti. Non è questione di istruzione o educazione, è questione di intendere e comunicare ideali.

La metafora di questa vignetta è straordinaria nel rappresentare il senso e la sostanza di questo principio. Se le diversità sono nelle apparenze, tutto si supera perché si è uniti nella sostanza. Ma se la diversità è nella sostanza, qualsiasi unione nelle apparenze è destinata non a superare ma ad essere superata.

Condannate a finire sono quelle relazioni che confondono la sostanza con le apparenze. Condannate a finire nei drammi peggiori quelle relazioni che non hanno addirittura consapevolezza di una e l'altra cosa.

Beate quelle relazioni fondate sull'essere un valore e non fondate sull'esistenza di apparenze.

Beate quelle relazioni che non si pongono il problema di durare o meno nel tempo perché il loro presente già si manifesta, ed è vissuto, come l'eternità.

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https://www.facebook.com/groups/753754635185088/permalink/1373911076502771/ 

Le fette di prosciutto da realtà aumentata.

 6 giugno 2023

Immaginate che sulla bocca vi costringano a mettere una mascherina perché terrorizzati di fare entrare virus e batteri (talmente pericolosi che sono fondamento tra l'altro del nostro DNA).

Vi costringono quindi o con le buone terrorizzandovi con l'informazione, o con le cattive togliendovi lavoro o accesso al reddito se le buone non funzionano.

Immaginate ora che sugli occhi vi costringano a mettere maschere multimediali da realtà aumentata. Con le buone perché addestrati fin da bambini a fruire e godere di videogiochi, film, cartoni animati, compiti scolastici in questa dimensione. Con le cattive perché non ci sarà alternativa per interfacciarsi con istituzioni, pubbliche amministrazioni e negozi.

Immaginate se ora, oggi, siete felici. Se lo siete stati negli ultimi anni. 

Se così è lo sarete anche in quelle condizioni. Le condizioni di una pervertitocrazia

Ps. Le fette di prosciutto almeno uno può mangiarsele quando si tolgono. Auguri Umanità





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Indurre una fobia ossessionando su quella fobia?

 06 giugno 2023

Bisognerebbe chiedere a Zan e alla Schlein cosa ne pensano di una proposta di legge per punire il reato di induzione all'omofobia ossessionando sull'omofobia. Idem per altri contesti, tipo i vaccini.

Vedremmo punito finalmente anche chi scrisse le leggi razziali il secolo scorso, che si fondavano sullo stesso principio: indurre una fobia ossessionando su quella fobia. 

Voi direte "il Duce è finito a testa in giù per quelle leggi". Io dico no, ci è finito per molto altro. Chi scrisse quelle leggi ho il dubbio che si aggiri ancora per i palazzi. Da 90 anni.



Lo scopo del prezzo dei farmaci è arricchire o impoverire?

01 giugno 2023

Considerato quello che costa produrlo e diritti di brevetto, avrebbero potuto scrivere anche 10€. Si arricchirebbero comunque. Ma il problema non è arricchirsi, perché sono una categoria già ricca da un secolo ormai (con quei 10€, ribadiamolo).

Il problema è altro: il problema è impoverire chi si cura. Facendolo pagare quel prezzo speculato direttamente, o indirettamente con tasse, contributi, imposte. 

E non c'è alcuna differenza con il pizzo alle mafie che, dicono, lo paghi per esser protetto.

Qui anzi è peggio delle mafie perché non ti danno la garanzia: ti si dice che lo paghi per tentare di salvarti la vita. Fatalità da malattie che ti hanno creato anche loro, anche producendo quei farmaci. Perché i farmaci hanno un impatto ambientale di cui nessuno parla (al limite ci si strappa i capelli perché l'omeopatia è acqua fresca...e si sa, fa male l'acqua fresca soprattutto d'inverno). 

Io la chiamo #PERVERTITOCRAZIA, dalle armi all'arma #denaro. Ed è solo l'ennesimo esempio di alcune comparse: gli estremamente cattivi come le mafie con le armi, gli estremamente buoni come le multinazionali farmaceutiche col loro denaro, due facce della stessa moneta. In mezzo masse rese depresse, apatiche, schizofreniche abbattendo la loro #IntelligenzaEmotiva. Come volevasi dimostrare.

Auguri Umanità.


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https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221955167499626&id=1573039226