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Kant. Trecentenario della critica della ragione e del giudizio...e non sentirli.

27 aprile 2024

Grande rivoluzione quella di Kant (non a caso prima grande astronomo e poi grande filosofo) sulla ragion pura e pratica, che è un traguardo immenso cercare di comprendere. Ma oggi secondo me ci sarebbe bisogno più di tutto di riflettere sulla "critica del giudizio". 

Ancora non sappiamo distinguere la banale differenza tra giudizi e pregiudizi, usandoli come sinonimi. Per decenni si è istruito mediaticamente (ma talvolta anche istituzionalmente) che "non si deve giudicare", "giudicare è sbagliato", "chi giudica è ipocrita/ scorretto /maligno" e ogni altra sorta di scemenza nutrita dalla mistificazione del giudizio con il pregiudizio, che pure è fondamentale per la formazione del giudizio, ma deve essere compreso (e riferito, se necessario) per ciò che è.

Giudicare è inevitabile, così pure a monte avere pregiudizi sulla realtà che ci circonda e conosciamo parzialmente prima di formularci un giudizio su di essa. Ma sappiamo riferire a noi stessi "Questo che mi son fatto è un pregiudizio? Questo è un giudizio?"

E agli altri lo sappiamo comunicare, quando occorre?

Giudicare è la facoltà più nobile della natura umana (a mio avviso animale, ma nell'uomo più evoluta). La scienza si fonda sulla facoltà di giudicare, e così l'arte. E sul potere del giudizio si fonda il terzo pilastro dello "stato di diritto".
Era inevitabile che nell'epoca della dissonanza cognitiva il giudizio venisse demonizzato. Ma sarebbe necessario cominciare ad uscire da questo luogo comune. Perché è un falso mito funzionale a ogni evoluzione della ragione.

Curai una nota su un social in merito la relazione tra pregiudizio, giudizio e i social stessi, nel 2012. Ma quel social senza preavviso ha eliminato proprio l'applicazione note e ogni suo contenuto senza preavviso, mi pare poco dopo la pandemia. Troppe riflessioni degli utenti difficili da monitorare forse?

Oggi addirittura l'algoritmo di quel social sembra distinguere tra i post di cui si può fare screenshot a scorrere, e quelli no. Atteggiamenti difficili da pregiudicare come censura, perché difficili da non giudicarli direttamente tali.

Fonte foto
https://www.facebook.com/share/p/cWXuuqeve7rAoTWJ/

L'estremismo religioso anacronistico di Bibbia e Corano.

16 aprile 2024

Cristianesimo ed Ebraismo non sono la Bibbia, ma interpretazioni della Bibbia. 
L'Islam non è il Corano ma un'interpretazione del Corano.

Tanto che esistono tantissime correnti di ebraismo (una per ogni rabbino forse), correnti di cristianesimo (ridotte a tre chiese principali, ma sono decine attuali e forse centinaia nella sua storia) e correnti di islamismo (ridotte a due principali, ma ce ne sono anche altre).

Poi ci sono gli estremismi, di ogni religione, che ritengono la loro interpretazione unica e le altre da sopprime: estremisti lo furono alcuni ebrei (vedi "libri storici" dell'Antico Testamento), estremisti lo furono alcuni cristiani (vedi Medioevo e Inquisizione), lo furono e lo sono alcuni mussulmani, vedi storia contemporanea.

Il fatto però che l'estremismo islamico sia un fenomeno ancora contemporaneo è storicamente plausibile e antropologicamente comprensibile: l'ebraismo è nato 3 mila anni fa e il suo estremismo è scomparso sotto dominio babilonese (circa 500 aC), il cristianssimo è nato 2 mila anni fa e il suo estremismo è scomparso circa nel 1700. 
L'Islam è nato nel VI secolo dopo Cristo, e se dovesse impiegare il tempo delle altre due a scomparire gli rimane ancora qualche secolo. O decennio. O anno. Difficile pronosticare i tempi dell'accelerazione evolutiva della natura in cui l'essere umano è immerso (e si diverte a mistificare con le sue manie di onnipotenza, soprattutto in epoca contemporanea di elucubrazioni transumanistiche).

Quindi pensare che l'Islam sia il Corano, o che Cristianesimo ed Ebraismo siano la Bibbia, è una semplificazione anacronistica funzionale solo a fomentare estremismi estinti o in fase di estinzione.

Ps. Estremismo è sinonimo di fanatismo, ma non è propriamente sinonimo di integralismo, spesso usati come sinonimi. L'integralismo non ammette compromessi ideologici ma non si prefigge l'eliminazione delle alternative. Anche l'integralismo però può essere fanatico.

Angela Junior...62 anni di slogan mainstream sulla vita media e non sentirli

 13 aprile 2024

Ecco uno spettacolare (in tutti i sensi) esempio di propaganda culturale da quattro soldi (non in tutti i sensi).

Anche nell'antichità c'era la longevità di oggi, ma era esclusiva di pochi, della solita élite che poteva permettersi stili di vita sani, scansare violenze e fronti militari, e non soffrire indigenze finanziarie.

Chissà il nostro Angela Junior che liste di attesa attende quando deve farsi un esame medico, chissà qual è la qualità dell'aria che respira, dell'acqua che beve, dei cibi che mangia, quante ore di sonno può permettersi al giorno (Berlusconi diceva che dormiva tre ore a notte per lavorare... ma non ho mai capito se intendeva con le olgettine)

Chissà se il nostro Angela Junior è informato sul paradosso che la vita media è globalmente aumentata perché è aumentato certo benessere un tempo esclusivo delle élite, ma sono in aumento malattie croniche oltre a tante altre che un tempo non esistevano, e soprattutto si è accorciata da decenni la loro età di comparsa.

Sono fantastici questi comunicatori in quei canali di informazione. Altro che intelligenza artificiale: la realtà è stravolta dallo loro narrazione, in quei canali, da mezzo secolo.

Lunga vita ad Angela Junior dunque, suvvia.

Ma #IpocrisiaPortaliVia 


#Realtà #Cultura #Immaginario #Narrazione #Esperti


Fonte foto

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Dipendenze a cascata. Funzionali a chi e perché?

04 aprile 2024

E se liberalizzare le droghe leggere fosse funzionale a liberalizzare quelle pesanti? 

Viene il dubbio anche che, a cascata, massicce propagande e proposte di sostanze dopanti come alcool, caffè, cacao siano da secoli propedeutiche al consumo di droghe leggere.
In appena cento anni hanno perfino trasformato, in modo tanto grottesco quanto efficace, il Natale in panettone e la Pasqua in uovo di cioccolato .

Ai disastri di caffè e nicotina siamo talmente assuefatti che se presi in considerazione come cause di malattie e morte, appare anacronistico. 
Sindromi alcolico-fetali da secoli hanno segnato intere generazioni in tutto l'Occidente in modo clinico-subclinico, a partire dai popoli indigeni superstiti del colonialismo ma gli invasori oggi forse sono ridotti peggio e neppure ce ne siamo accorti. 

Si è fatta una rincorsa alle definizioni dei quadri sintomatologici più disparati per distrarre dalle cause scatenanti. E il risultato è che di base abbiamo popoli interi, comprese le classi dirigenti (soprattutto le classi dirigenti) incapaci di comprendere la differenza tra realtà e virtualità. 

I giochi perversi con tecnologie, armi atomiche, e sperimentazioni microbiofarmacologiche che si stanno facendo globalmente, sono l'esito di mentalità offuscate, depresse, annebbiate da sostanze tossiche più o meno antidepressive e più o meno allucinogene, entrate nel quotidiano uso e consumo di massa. Talvolta, e si vorrebbe sempre più, sotto prescrizione medica (talvolta, e si vorrebbe sempre più, perfino obbligatoria).

Auguri umanità. Consapevole e lucida come una scimmia che gioca con un accendino in una mano, e nell'altra una dinamite.

"Non ho iniziato affatto con le droghe pesanti. È partito tutto con l'abuso di dolci" Eric Clapton.

Vasco sulle tasse all'estero? Il marketing non guarda in faccia nessuno...perché non ce l'ha.

01 aprile 2024

,, Vasco Rossi, frecciata a Sinner (e non solo): «Le tasse vanno pagate in Italia, ho mantenuto la residenza qui per questo» ,, Leggo.it

Affermazioni da speculazioni da 4 soldi...ma chissà da quanti zeri. 

Vasco Rossi vuole e deve pagare le tasse in Italia, dice. 
Ma il suo pubblico è prettamente italiano, e sarebbe una mossa deleteria per la sua immagine, alias ritorni economici, se così non fosse. Vuole e deve quel che gli conviene.

Sinner fa uno sport con un seguito internazionale: tutt'altro risvolto sul tornaconto se c'è o non c'è malcontento di qualche italiano che vorrebbe le sue tasse in Italia (per la felicità di chi poi visto i servizi pubblici di ritorno? forse della classe dirigente con le sue cerchie clientelari ai vari livelli, che dalle tasse si ritaglia stipendi e privilegi?).

Vasco Rossi con residenza in Italia ma abita dove? Dov'era durante la pandemia?

#CèChiDiceNo #SenzaParole
#StarSystem 
#BeviCocaColaCheTiFaBene 

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