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L'estremismo religioso anacronistico di Bibbia e Corano.
Angela Junior...62 anni di slogan mainstream sulla vita media e non sentirli
13 aprile 2024
Ecco uno spettacolare (in tutti i sensi) esempio di propaganda culturale da quattro soldi (non in tutti i sensi).
Anche nell'antichità c'era la longevità di oggi, ma era esclusiva di pochi, della solita élite che poteva permettersi stili di vita sani, scansare violenze e fronti militari, e non soffrire indigenze finanziarie.
Chissà il nostro Angela Junior che liste di attesa attende quando deve farsi un esame medico, chissà qual è la qualità dell'aria che respira, dell'acqua che beve, dei cibi che mangia, quante ore di sonno può permettersi al giorno (Berlusconi diceva che dormiva tre ore a notte per lavorare... ma non ho mai capito se intendeva con le olgettine)
Chissà se il nostro Angela Junior è informato sul paradosso che la vita media è globalmente aumentata perché è aumentato certo benessere un tempo esclusivo delle élite, ma sono in aumento malattie croniche oltre a tante altre che un tempo non esistevano, e soprattutto si è accorciata da decenni la loro età di comparsa.
Sono fantastici questi comunicatori in quei canali di informazione. Altro che intelligenza artificiale: la realtà è stravolta dallo loro narrazione, in quei canali, da mezzo secolo.
Lunga vita ad Angela Junior dunque, suvvia.
Ma #IpocrisiaPortaliVia
#Realtà #Cultura #Immaginario #Narrazione #Esperti
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Dipendenze a cascata. Funzionali a chi e perché?
Vasco sulle tasse all'estero? Il marketing non guarda in faccia nessuno...perché non ce l'ha.
UniTrento, e l'inclusività folkloristica del suo istituto (partner di Microsoft.corp)
2024. L'intramontabile favola del "non-voto"
30 marzo 2024
Ritorna puntuale il tormentone per far credere che andare a votare è inutile, da sciocchi, ora pure da ludopatici.
Ci mancava. Allora riepiloghiamo. L'imperativo morale vince sempre.
Non andare a votare è una delega in bianco a chi concorre al potere, con attestazione di indifferenza.
Se non si hanno preferenze è questione di civiltà andare a votare e annullare la scheda. Non andare a votare è l'unica alternativa solo nelle dittature, perché non si vota.
L'astensionismo (non andare a votare) è favoreggiamento al voto di scambio politico-mafioso.
Al netto di questo, ognuno è libero anche di non votare. Basta non prendersi in giro sulle conseguenze e sulle questioni di principio dei diritti, per cui hanno versato sangue milioni di persone (nostri nonni compresi), e continuano a versarlo anche oggi (probabilmente di questo passo ritorneranno a versarlo anche i nostri figli in futuro...noi no, noi restiamo ancora qui, a menarcela inventandoci un motivo di restare in divano senza sentirsi in colpa).
Girava la storiella anni fa sui social a nome di un prescritto per mafia, con incarichi di governo nei decenni che hanno gettato le basi a tangentopoli e mani-pulite, in cui si accomunava cose diversissime: l'astensione e il voto nullo, chiamato unicamente il "non-voto".
Storiella fake-news inventata di proposito per creare dissonanza cognitiva sul diritto di voto, e l'esercizio di voto per dare un segnale alle istituzioni.
Le mafie hanno il terrore dell'affluenza che porta voti, anche nulli, rispetto ai loro rappresentanti, emarginando il loro voto di scambio.
Ma brindano all'astensionismo perché legittima qualsiasi risultato, e il loro voto di scambio si gioca la maggioranza.
Tumori gastrointestinali nei giovani. E il resto?
26 marzo 2024
Tra i giovani?
E gli altri?
Se questi sono gli andamenti nella popolazione più forte e resistente, nel rimanente?
Ma ammettiamo che siano solo i giovani a dimostrare questo aumento, questo significa una sola cosa: che sono le nuove generazioni ad aver incontrato nel cibo (solido o liquido, compreso l'alimento acqua) sostanze che hanno compromesso il loro sviluppo, non compromesso nelle precedenti.
Ma non solo sostanze. Quali stress psicosomatici (reddito, casa, relazioni affettive che impattano su questo apparato) hanno incontrato e incontrano le varie generazioni?
Poi sarebbe interessante l'analisi di questi andamenti in base a etnia, geografia, trattamenti terapeutici indotti (obbligatoriamente o meno)... Ma saranno analizzati questi aspetti? Queste differenze?
Quali politiche si attuano per queste piaghe sociosanitarie? Farine di insetti? Glifosato? PFAS? L'abolizione del reddito di cittadinanza?
Politiche per limitarle, o favorirle?
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Grazie Sinner, se vinci e se perdi.
17 marzo 2024
Quando vince Sinner sono felicissimo per lui, per il suo conto in banca in paradisi fiscali che magari averlo io, e per la bandiera italiana al netto dell'italianità dei nomi di battesimo in famiglia (Jannik, Siglinde, Hanspeter...Vannacci scansate).
Quando perde Sinner sono felicissimo per il carrozzone mediatico dello Star-System che lo pedina per trasformare le sue ascelle in benedizioni da Papa.
Grazie Sinner. Qualsiasi risultato ottieni mi fai felicissimo. Ti auguro col tuo precoce talento emerso in questo triste momento storico di sopravvivere alla sua propaganda mediatica.
#RoadToGOAT
#CaproEspiatorio
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Sinner regge gli ombrelli ancora da aspirante numero 2...
17 marzo 2024
Era il 2014 quando Djokovic mi stregò con questo gesto.
Erano gli anni che stavo elaborando teorie sulla pervertitocrazia e lo star-system, e questo evento lo trovai sensazionale.
Un top-player delle élite del tennis, che fa avvicinare il ragazzo del service con l'ombrello, per farlo sedere accanto, scambiare l'ombrello con la sua racchetta, e offrirgli una bibita con un cin-cin.
Forse non tutto mi sembrava perduto, per l'umanità, di fronte allo star-system della pervertitocrazia.
Djokovic dimostrò lì quel suo lato umano carico di ideali che ha dato un valore aggiunto alle sue imprese sportive, e lo ha dimostrato coerentemente e lealmente fino alle prove più coraggiose, come la successiva vicenda pandemica.
Ecco perché considero Djokovic per il tennis ciò che fu un Maradona per il calcio, o un Alì per il pugilato. Sportivi che usano lo sport per raggiungere un obiettivo, un trofeo, un record, ma al di sopra delle loro imprese fanno emergere il loro ideale umano.
Consapevoli che un record sarà sempre superato, ma è lottare per un valore che ti fa passare alla Storia.
Quindi mi fa specie vedere la scenetta all'Indian Wells dieci anni dopo, dove una raccattapalle guarda una telecamera in attesa di consegnare l'ombrello a Sinner.
Sinner ultimamente osannato e riverito ad ogni sospiro dai media italiani, con le scuse più disparate per cui ogni banalità diventa una scusa per metterlo sul piedistallo di valori creati a tavolino, a quale scopo?
Evidentemente perché i valori, quelli reali, quelli combattuti sul campo e fuori dal campo, contro ogni interesse e speculazione finanziaria, i valori come quelli di Novak Djokovic, sono il nemico numero uno da affossare, nascondere e se possibile cancellare almeno mediaticamente.
È davvero in difficoltà lo Star-System se è arrivato al teatrino di questa sera, con un giovane campione che si contende il numero 2 in classifica ATP.
Per farlo diventare il numero uno, sul piano dei valori, se ne dovranno inventare delle belle.
Delitto Pifferi. Trent'anni di alessitimia banalizzati.
15 marzo 2024
«Io pensavo che il latte nel biberon che le avevo lasciato in casa bastasse». Ha risposto così al pm che la interrogava, Alessia Pifferi, 37 anni, la donna accusata di omicidio volontario pluriaggravato per aver lasciato morire di stenti nella sua culla la figlia Diana, 18 mesi
,,, Elvezio Pirfo, rispondendo all’avvocata Pontenani, ha specificato di non aver “mai pensato di negare che la signora Pifferi avesse un istinto materno”, ma nella 38enne “prevale la dimensione della donna rispetto a quella della madre”.
[...]
Marco Garbarini, psichiatra consulente della difesa, riferisce che la “qualità delle risposte” di Alessia Pifferi è la stessa di “un disco rotto” ed è dell’opinione che quello della 38enne sia un caso di “funzionamento assolutamente menomato” da collocarsi in un “disturbo dello sviluppo intellettivo”. ,,,
La prima volta che incontrai la parola #alessitimia fu leggendo L'intelligenza emotiva di Daniel Goleman, ed era circa l'anno 2000.
Ma il testo era di metà anni 90.
Ebbene dopo 30 anni, si è ancora fermi su questo dilemma: è un disturbo, una patologia, una malattia, essere annichiliti davanti al proprio prossimo causandone danno (fino alla morte), o un sintomo, un segnale soggettivo, non esito di disfunzioni psico-fisiche?
Uno starnuto è un sintomo. Un colpo di tosse è un sintomo. Possono esserci per un po' di polvere, oppure per una polmonite. La prima non è una malattia, la seconda sì.
Allora questo delitto lo paragoniamo a un po' di polvere, o a una polmonite?
Personalmente, da quel poco che so di medicina e da quel tanto che mi appassiona la psicologia, vedo due drammi sociali in questo panorama scaturito da un caso di cronaca nera.
Il primo dramma è che l'ambiente medico scientifico ha talmente "banalizzato il male" negli ultimi decenni che chissà se anche la Arendt avrebbe preferito starsene zitta, col senno di poi.
La seconda è che la società è diventata una fucina di zombie emotivi, che chissà se Michael Jackson nel suo Thriller era consapevole che gli avevano commissionato una rappresentazione del futuro, in cui i fan dovevano cominciare a rispecchiarsi, divertendosi.
Tanto morire di stenti sarebbe diventato banale come uno starnuto per un po' di polvere, che a nulla serve distinguere da quello per una polmonite, agli zombie.
Silver Nervuti e la metafora dell'ascensore: andiamo oltre.
11 marzo 2024
,,, La metafora per comprendere la moneta digitale, l'identità digitale e in generale ogni lato della tua vita digitale è l'ascensore.
E' comodo, toglie la fatica, confortevole, ma accetteresti di vivere in una casa alla quale tolgono le scale e lasciano solo l'ascensore? (cit.) ,,,
Oppure è come pensare che diventi lecito suonare solo musica elettronica, e bandito ogni strumento tradizionale.
Insensato quanto raccapricciante.
Eppure il digitale per moneta ed identità sembrano giustificati per eliminare l'illecito in relazione alla moneta (come il mercato nero delle armi e delle droghe) e in relazione all'identità (come l'infiltrazione delle associazioni a delinquere nelle trattative ad un qualsiasi livello istituzionale, da un comune a un governo centrale, alias trattative stato-mafia)
Allora la domanda da farsi diventa un'altra. Come stabilire che la sovranità monetaria e la sovranità digitale siano gestite con la garanzia del lecito?
Perché il problema attualmente è che moneta e identità digitali risultino nel controllo esclusivo di chi ha già controllo di moneta ed identità illecite.
Approfondiamo la metafora. Se un amministratore condominiale di un condominio di delinquenti è un delinquente, scale o ascensore non cambia. Così come non cambia ritrovarsi uno solo dei due strumenti.
Forse, la soluzione ce la svelerà l'arte. Ci salverà l'arte. Perché ci farà ricordare la differenza tra ciò che è necessario e ciò che è superfluo all'umanità. E ciò che è necessario è l'essere umano, qualsiasi strumento si usi.
Il dilemma è diventato digitale o non digitale, e non ci stiamo accorgendo che stiamo annientando chi li usa. Non ci rendiamo più conto forse che la musica non è "digitale o non digitale", ma chi la suona e chi la ascolta.
Restiamo umani. Restituiamo la sovranità di ogni cosa all'umanità, torniamo a sentire il bisogno della sovranità come bene di tutti, come bene pubblico, e svanirà ogni dilemma.
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https://youtu.be/92-UsXhtmI8?si=QFYhYGN2_gkOMu74
Gallavotti e la divulgazione scientifica approssimata al mainstream...anche l'8 marzo.
Microfibra tessile, Harry Potter, e l'inquinamento globale.
Bassetti "Il morbillo sta tornando prepotente". Grazie Legge Lorenzin!
Giobbe Covatta e le comiche farsascientifiche sulle droghe leggere
Max Weber, e gli interessi spirituali?
E se non ci sarà alternativa (per noi...) alla loro farina di insetti?
Paradisi fiscali. Un mistero scientifico dell'imbecillità umana.
15 febbraio 2024
L'uomo ha puntato sulla scienza per non sentirsi imbecille davanti al caso, alle coincidenze, alle fatalità.
Tutte cose ormai quasi sempre spiegate dalla scienza dell'uomo, alla quale resta tuttavia un mistero la sua imbecillità.
Ad esempio. È tipico in Italia puntare il dito contro chi paga le tasse nei paradisi fiscali, invece di puntare il dito contro la propria classe dirigente che invece di rendere il proprio paese un paradiso fiscale come gli altri, lo ha reso un inferno fiscale (e burocratico).
Non è un caso, una fatalità, una coincidenza che chi può permettersi un paradiso fiscale, lo sfrutti: è logica scientifica. Mentre rimane inspiegabile l'imbecillità di chi punta il dito contro il paradiso degli altri invece che l'inferno in casa propria.
Il Prof Barbero e la Storia romanzata di San Francesco
25 gennaio 2024
Quindi il Poverello di Assisi era così sadico da far mangiare un lebbroso con moncherini di dita insanguinate...invece di farlo imboccare o imboccarlo lui direttamente?
No comment sulla narrazione fetish del denaro e la cacca d'asino. Ma ce ne vuole di fantasia e coraggio. Non per screditare la santità e il carisma di un servo di Cristo, ma per buttare nel cesso tanta preparazione culturale e decoro istituzionale. In un colpo solo così. Non è semplice.
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Credere in Dio è voler comunicare
12 febbraio 2024
Una delle cose che più apprezzo da credente è il lusso di potermi arrabbiare con un Dio che penso ascolti.
Mi arrabbio chiedendomi perché certe cose sembra le capisca solo io oppure le capiscano solo gli altri.
Perché non capiamo tutti le stesse cose così ci si sa intendere?
Il lusso di credere in un Dio che ti ascolta è pensare alle sue risposte. "Così si ha un motivo per impegnarsi a comunicare, e apprezzare la differenza tra il farlo e il non farlo in modo reciproco".
Chi non crede in Dio forse ritiene che tutto ciò sia solo illusione mentale. Sono semplicemente deduzioni della ragione, domande e risposte, che l'essere umano fa con sé stesso.
Ma cosa diventa allora questa posizione, se non la prova che credere in Dio è il pretesto per credere in una umanità che può comunicare, mentre non credere in Dio è la premessa per considerare quell'umanità in un vicolo cieco, dove ogni individuo si ritrova solo?
Chi è un grande comunicatore senza credere in Dio, come il tiranno, è un grande comunicatore di se stesso per se stesso. Per il proprio interesse. Capire e farsi capire con i propri simili, è funzionale al proprio vicolo cieco.
Ancora più solo però forse è chi crede in Dio ma è incapace di comunicare con il prossimo, come il fanatico religioso, perché forse nel suo vicolo cieco si crede Dio, e questo basta al suo ego.
Chi non crede in Dio e neppure sa comunicare poi è quanto di più desiderato e ambito dal tiranno e il suo governo, il suddito ideale (l'uomo medio) che a lui si affiderà senza se e senza ma.
Infine c'è chi crede in Dio e vuole comunicare, talvolta anche senza saperlo fare. L'essere umano consapevole che una e l'altra cosa sono due facce della stessa medaglia, e tutto sommato una medesima formalità. Nella sostanza ciò che lo muove è una felicità inspiegabile, eccetto che per la sua origine: tentare di comunicare con qualsiasi cosa gli venga a tiro, di fisico o metafisico, di visibile o invisibile. Contemplare un sasso è contemplare Dio, parlare a un parente è parlare a uno sconosciuto. Innamorarsi è cercare di comunicare una prima volta. Cercare di comunicare per l'ennesima volta come fosse la prima è amare. Comunicare è la felicità. Fosse anche guardandosi allo specchio.
Sai poi che logica beffarda, se il paradiso e il nulla esistessero davvero, ma solo per coloro che si son sentiti felici vivendo, credendo in uno o l'altro?
Teresa Mannino "Siamo sudditi" vallo a dire a Rosanna Spatari se hai coraggio.
10 febbraio 2024
Però hanno fatto commettere un grosso errore a Teresa Mannino usando il "noi" parlando di colonia e sudditanza. Perché è lei e compagnia bella che accettano cachet stratosferici per recitare i copioni statunitensi (in grande crisi come colonialisti, se avvertono il bisogno di mandare a ribadire al festival dei loro pizza & mandolino che "siamo una colonia").
Lei e chi la circonda sono sudditi. Non milioni di italiani che rimettendoci lo stipendio non hanno accettato coprifuoco, imposizioni, bavagli per due anni, l'altro giorno.
Noi chi "siamo sudditi"? Vallo a dire a Rosanna Spatari se hai coraggio, cara Teresa, "siamo sudditi".
Parla per te Teresa. Parlate per voi. Gli italiani il colonialismo lo hanno appeso a testa in giù il secolo scorso, e i ricatti sanitari di qualche colonialista hanno fatto la stessa fine, l'altro ieri.
Gli italiani dimenticano i vostri spettacoli da sudditi ma non il sangue, il sudore, le lacrime versate per non esserlo, fino all'altro giorno.
Parla per te. Ballate per voi. Cantatevele per voi. L'Italia sarà anche una colonia orchestrata da sudditi super retribuiti come voi, ma gli italiani non lo sono più. Neppure messi a pane e acqua (...e che provino pure con le farine di scarafaggio mo').
La realtà aumentata di valore tolto invece che aggiunto
7 febbraio 2024
Sai che goduria un giorno se useranno la realtà aumentata per farci illudere di ciò che viviamo?
Sul piatto insetti, e proiezioni di pollo davanti agli occhi?
Questa è un'immagine satirica: sarà stata proiettata una nota storica, una preparazione culinaria di quel piatto sicuramente.
Ma possiamo pensare che altrettanto sicuramente sarà usata la tecnologia in futuro per valorizzare la realtà, o alienarci sempre più da essa?
Non è forse ciò che fanno già da sempre tv-radio-giornali? Illuderci su ciò che viviamo?
Dio benedica l'informazione. Benedica la scienza. Benedica gli uomini di buona volontà.
Tutto il resto lo si mandi pacificamente al diavolo.
Jannik Sinner e la predica sulla verità-social: torna ad allenarti va...
01 febbraio 2023
L'ho difeso sulle tasse per la residenza a Montecarlo. L'ho applaudito contro Guru Djoker-Djokovic, l'ho ammirato rimontare contro l'Armata Rossa del Tennis...
Ma se mi scivola su questo no. Mi dispiace. Il bauscia altoatesino è per me indifendibile.
L'ho sentito in conferenza stampa fare questa predica etica sui social e mi si è accapponata la pelle. Primo perché se le persone si illudono e deprimono sui social è perché si illudono e deprimono nella realtà a monte: e di questo è responsabile la realtà che vivono (tra famiglia, scuola, società in genere).
Secondo perché i social non mostrano la verità, sicuro, più che mai perché si sono trasformati con la pubblicità in versioni digitali di TV, radio, giornali, ma su di loro nessuna predica ovviamente (sia mai ne risenta qualche contratto con gli sponsor).
Terzo perché questa affermazione l'ha fatta poco dopo aver detto di essere un ragazzo come gli altri, cui piace giocare anche al computer (videogiochi?).
Tu caro Jannik sei un ragazzo tanto bravo con la racchetta perché, a monte, sei stato tanto fortunato di aver trovato un ambiente sano che ti ha permesso di realizzarti con la racchetta. E puoi permetterti, grazie alle tue fortune che hai sfruttato da bravo ragazzo, di giocare ai videogiochi e usare i social con cognizione di causa.
Lascia stare la sociologia caro Jannik. Pensa a dove conviene pagare le tasse, agli sponsor, al prossimo slam, a tutto quello che sai fare bene ed avrai tutto il mio sostegno sportivo e perfino social, perfino quando vinci su un campo da tennis contro chi sul campo dei valori umani (come non cedere ai ricatti sanitari o gareggiare privato della propria bandiera) ha trofei che al momento non sei neppure in grado di vedere.
Lascia perdere la sociologia. O rischi che qualcuno ti chieda se saresti andato a Sanremo in cambio di una ricompensa che vale mezzo Slam. La verità la sapresti solo tu, e via stampa, così come via social, potresti farci credere quello che più ti conviene. Come tutti, sempre, ovunque.
Malattie neurodegenerative...indotte da terapie?
31 gennaio 2024
Interessante (triste) constatazione.
Si fanno per decenni terapie ormonali usando materiale "a rischio" per CJD (che è conosciuta da un secolo come dice pure l'articolo, e si conosce il materiale "a rischio" che la innesca da sempre: tessuto nervoso affetto assunto per via orale...figurarsi se fosse iniettato).
A un certo punto, si usa materiale non più a rischio perché si scopre che... quelle terapie causano CJD! E si passa a terapie con ormoni sintetici!
Ma perché non usarli anche prima? Perché non c'erano? Ammettiamo non ci fossero: perché fare una terapia con materiale a rischio per decenni? Forse per vedere che succede?
Ed è successo che quel materiale a rischio non solo ha indotto una variante CJD (cosa che, stando ai fatti, era prevedibile) ma anche AD (Alzheimer).
Ah ma è successo pure che si è scoperto che malattie neurodegenerative simili... hanno meccanismi simili. Ma pensa un po'.
Ma sorprendente anche come sono state nel frattempo monitorate da farne stime allarmanti:
,, [...] morbo di Alzheimer, la principale forma di demenza al mondo che interessa circa 40 milioni di persone (e triplicheranno entro il 2050, secondo le stime),,
Diciamocela tutta allora. Cosa è stato iniettato, al di là degli ormoni contaminati per qualche decennio, che si fanno queste stime?
Cosa è stato scoperto, e cosa è stato somministrato per una via o per l'altra, nel frattempo?
Lo scopriremo solo come?
Vivendo o morendo?
Jannik Sinner tra paradisi fiscali e porcilaie.
30 gennaio 2024
Noto che è sollevata la polemica su Sinner che paga le tasse in paradisi fiscali invece che in Italia per il premio di 2 milioni di euro alla finale Australian Open.
A parte che la somma vinta in teoria non è solo della finale ma anche degli altri turni superati, penso.
Il punto è: commette illeciti a pagare in paradisi fiscali? No.
Vogliamo fare la morale su una cosa lecita? D'accordo, facciamola bene allora. Perché non si può criticare un'ingiustizia lecita con una morale di parte. Altrimenti sarebbe criticare l'ingiustizia con criteri ingiusti.
Quante tasse si pagano in Italia a fronte dei servizi ricevuti? Forse 4 volte tanto. Approssimazione personale opinabile. Ma è un'impressione personale su un dato oggettivo: su una pressione fiscale del 40% i servizi sono pochi, e superandola i medesimi diventano nulli.
Ecco perché se fossi Sinner lascerei in Italia un quarto di un patrimonio. Per una banale proporzione. Mi fai pagare 4 volte più di quanto mi restituisci in servizi? Ti lascio un quarto.
Non commetterei alcun illecito, e avrei la coscienza in pace. Di non aver lasciato le perle ai porci, e perfino di aver contribuito a non far morire di fame i vermi che si accontentano delle briciole nella loro lurida porcilaia.
Detto questo poi vorrei proprio vedere quanti al suo posto non farebbero quello che fa Sinner. E ancor di più mi chiedo se hanno mai sollevato la stessa perplessità e disapprovazione con altri loro idoli di altri sport, o di altri settori, che fanno la stessa identica cosa.
Fonte foto
https://www.tennisitaliano.it/australian-open-2024-cifre-folli-montepremi-torneo-57728
Beppe Grillo Tour #IoSonoAltro. Ce ne eravamo accorti...
27 gennaio 2024
"Siamo altro. Non siamo più gli stessi": lo dichiarava apertamente il Garante M5S l'indomani di governi giallo-fucsia dove si cominciava a scendere a compromessi con ogni tipo di "trattativa".
Ex-Ilva, TAP, Xylella (anteprima vegan del cov*), obblighi vaccinali pediatrici, concessioni di stato, numero di mandati elettorali...e non era che un gettare le basi per la gestione psicopatica di una imminente pandemia di raffreddori (che ricordiamolo, avvengono ogni anno in tutto il Pianeta da milioni di anni, e monitorarle è tanto impossibile quanto inutile. Ma se diventano pretesto per far fallire miratamente stati sociali ed economici di qualcuno sono utili eccome, come si è dimostrato, per qualcun altro).
43 morti da un salto nel vuoto dopo il crollo di un ponte a Genova fanno cambiare tutti. Ci mancherebbe. Soprattutto chi ne ha già avuto esperienza simile sulla propria pelle 40 anni prima.
Ma un conto è cambiare un conto è diventare identico a ciò che si è voluto superare.
Essere "altro" rispetto a ciò che si era è a prescindere una sconfitta se ciò che si era era "onestà, coerenza, trasparenza".
Tu sei altro. Ce ne eravamo accorti caro Beppe. Più che mai ora finché sei sotto scacco di un processo al figlio per violenza sessuale.
Non vorremmo essere al tuo posto, ora. Abbiamo voluto esserti a fianco prima, quando si poteva cambiare tutto. Ma eravamo in pochi, siamo diventati tanti, ma non siamo diventati tutti.
E ci hanno raggirato politicamente per addestrarci a fare ogni volontà funzionale all'agenda del sistema. E questo sarà il tuo spettacolo oggi, scommetto. Non parlerai di truffe sanitarie come 20 anni fa. Parlerai di transumanesimo forse.
Buono spettacolo caro Beppe. E sempre #ScusaGianroberto.
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https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=932386401580572&id=100044276627057
Giornata dei calzini spaiati. I piedi al posto dei volti.
26 gennaio 2024
Le scuole mandano l'avviso che il primo venerdì di febbraio è #GiornataDeiCalziniSpaiati.
Rituale che si celebra dal 2010, nato in una scuola elementare di periferia (guarda caso, sempre in periferia, come le iniziative su crocefissi e presepi arcobaleno) all'insegna dell'inclusione. Di cui evidentemente siamo carenti in Italia fin da allora (come dimostrano i censimenti Istat di famiglie italiane in estinzione e famiglie non italiane in crescita esponenziale dal 2000).
Rituale perfettamente a tema col carnevale, ma soprattutto perfetto nell'era pandemia-perenne. Perché coprendosi i volti con le mascherine i piedi restano perfetti per ricordare che siamo diversi.
Da cosa non si sa, ma diversi. Non è più prioritaria la socratica sfida esistenziale di conoscere prima noi stessi. No. Superata. Siamo evoluti.
Oggi basta apprendere come un mantra che siamo tutti diversi e inclusi, e il gioco è fatto. Concentrandoci sui piedi ovviamente.
Dopotutto l'identità oggi deve essere fluida. Ma è complicato mettere in testa alle nuove generazioni che è bello, sano, naturale e normale cambiare faccia (il voltafaccia?). Meglio partire dai piedi. Mettere i piedi in testa poi è un attimo.
Che spettacolo.
Religione, denaro, progresso...farsi una ragione dell'autorità delegata a persone.
22 gennaio 2024
Da decine di millenni i nostri capobranco ci fanno credere che sono interpreti di Dio. Da qualche millennio ci hanno convinto che il valore della realtà è dato da pezzi di metallo e carta che producono loro. Da qualche decennio ci mostrano pure di essere andati e tornati dalla Luna. Fatevene una ragione.
Immagine dal film The Village (2004) |
Churchill: "Solo gli stupidi non cambiano idea"...se sono tra stupidi.
17 gennaio 2024
Winston Churchill una volta pare abbia detto che solo gli stupidi non cambiano idea.
E chi cambia idea per dei motivi stupidi, come risulta?
Occhio poi che cambiare idea troppo spesso e velocemente può essere segno di bipolarismo, anticamera talvolta della schizofrenia.
Il suo cambiare idea su Mussolini come lo definiamo invece? Che pare gli sia stato simpatico agli esordi, poi gli ha mosso guerra, e infine lo aspettava a Londra dopo passaggio per la Svizzera con "l'oro di Dongo".
Non è che magari invece di valutare la stupidità in base al cambiare idea o meno, meglio valutarla su come si sceglie un'idea migliore o peggiore, e soprattutto i motivi per cui la si cambia?
Ma evidentemente associare stupidità al solo e semplice fattore "cambiamento", rende meno complicato trovare giustificazioni (per la stupidità).
A dirla bene tutta allora risulterebbe che "solo gli stupidi non cambiano idea...se sono tra stupidi che si accorgono solo di cambiamenti stupidi".
Dicono sia stato un grande statista. Lui, e anche il suo storico amico-nemico imperialista italiano. L'oro di Dongo nel frattempo è risultato ufficialmente sparito. Sparito per tutti: stupidi e non.