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INTELLIGENZA EMOTIVA Breve glossario




__CUORE__ Muscolo che pompa sangue. Il suo funzionamento è regolato dal sistema nervoso. Quello che l'uomo da sempre chiama "cuore" (divenuto mito letterario e cinematografico) non centra nulla con le emozioni.
L'uomo ha associato il "cuore" alla "sede dei sentimenti" semplicemente perchè sente pulsare il cuore maggiormente quando si vive una situazione sentimentale.
Ma questo è solo un riflesso nervoso. Il cuore sotto stimoli sensitivi pulsa più o meno intensamente. Ma non centra nulla con la genesi di emozioni e sentimenti. Emozioni e sentimenti sono generati dalla mente (cervello) quando legge le percezioni esterne.


__CERVELLO__ Parte più evoluta del sistema nervoso. E' composto da una parte più antica meno evoluta che controlla gli istinti (diencefalo, nuclei della base, mesencefalo, tronco encefalico, cervelletto) e una di recente evoluzione (la corteccia cerebrale).
Quest'ultima evolve dalla parte più antica proprio per mettere ordine (ossia dare "significato") alle percezioni sensitive che evocano pulsazioni (reazioni) in via riflessa.


__INTUITO__
 Detto anche 'sesto senso'. La prima, immediata forma di ragionamento della nostra mente sulle percezioni convogliate dall'esterno. E' influenzato dalle esperienze conoscitive accumulate come memoria storica ("cultura") nella nostra mente.
La capacità di mantenere libero l'intuito dai "giudizi" inconsci della mente è individuale e relativa al caso. Una situazione fisiologica dove l'intuito è maggiormente attivo è dopo il risveglio dal sonno. Momento in cui la mente si riattiva scevra di ricordi (memoria storica) e per questo maggiormente elastica sui ragionamenti (le migliori intuizioni avvengono al mattino).


__ISTINTO__
 Circuito riflesso complesso (ossia formato da più riflessi insieme). Evolutosi fondamentalmente in ragione delle leggi di sopravvivenza "mordi o fuggi". E' regolato dalla compartecipazione di organi sensitivi (percezioni), del midolllo spinale, e della parte più antica del cervello.

__COSCIENZA__ Informazione condivisa da più strutture biologiche ad una data dimensione. Nel caso della coscienza umana, essa origina da circuiti nervosi cerebrali che creano un'immagine virtuale della realtà percepita dagli organi di senso. Tale immagine è il risultato della comunicazione di informazioni sotto forma di impulsi nervosi. Alla stregua di un'immagine digitale in uno schermo formata dai pixel di fibre digitali, allo stesso modo il nostro cervello proietta dentro di sè un'immagine virtuale della realtà formata dalla concertazione di impulsi nervosi provenienti dai cinque sensi. Tale concertazione esita appunto in una "coscienza": ossia informazione ricavata dai tessuti sensoriali (olfatto, udito, vista, tatto, gusto), quindi condivisa e compresa dal tessuto nervoso (cervello).

__INCONSCIO__
 Evoluzione della coscienza qualora essa si struttura ad un livello di coscienza superiore. Ad esempio, la cellula prende forma dalla comunicazione tra organelli intracellulari (complessi di proteine, acidi grassi, basi nucleiche, zuccheri): siamo ad un livello di coscienza "cellulare". Più cellule comunicano per dare origine a un tessuto, e compare quindi un livello di coscienza "tessutale". Più tessuti comunicano per dare origine a un organo in un ulteriore livello di coscienza. Più organi comunicano per dare origine a un organismo (piante o animali): altro livello di coscienza. A quest'ultimo appartiene anche la coscienza umana: concertazione di informazioni tra sistema sensitivo-sistema nervoso-sistema motore.
Un ulteriore livello di coscienza è quello delle comunità di organismi: boschi, foreste, branchi di animali, comunità umane (città, stati, federazioni od unioni di stati).
I livelli di coscienza comunicano con linguaggio proprio, ma in modo interdipendente e compenetrato. Vedasi la comunicazione tra cellule e la comunicazione tra organi. Vedasi il conscio (coscienza) e l'inconscio umano. Vedasi la comunicazione tra individui e la comunicazione tra città o nazioni (coscienza collettiva).


__ANIMA__ Entità impercettibile e imponderabile cui si ascrive l'identificazione dell'individuo anche dopo la morte fisica. E' convenzione identificarla talvolta nella coscienza stessa per darle connotati fisici comprensibili alla ragione. Pur non essendoci prova della sua esistenza al di là della coscienza stessa, si usa identificarla anche con altri termini quali "spirito" e "cuore" stesso.
L'uso di "cuore" come sinonimo di "anima" nell'immaginario collettivo, consolidatosi più che mai nella moderna epoca cinematografica, desta non pochi stravolgimenti psicologici nella sfera sentimentale degli individui. Stravolgimenti che si auspica saranno riparati da una corretta informazione (e formazione) globale nell'appena nata epoca informatica.


« Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente. »
Bertrand Russell


__INTELLIGENZA__ Facoltà universale della mente animale (più evoluta nell'uomo) che consiste in uno strumento di lettura della realtà per identificarne i problemi e trovarne le soluzioni. Essa prevede "attribuzione di significato" ai dati percepiti dai sensi, e l'elaborazione di tali significati per gli scopi di sopravvivenza (fisica o psicologica).
Nella mente umana tale "attribuzione di significati" ha assunto le caratteristiche più evolute tra gli animali evolvendo in linguaggio "concettuale", tipico dell'essere umano.
L'intelligenza si manifesta sotto varie forme (matematica, artistica, motoria...) a seconda delle abilità maggiormente perfezionate in un determinato "linguaggio".


__INTELLIGENZA EMOTIVA__ Abilità specifica di interpretare i significati della realtà interiore vissuta da altri individui, in correlazione ai significati della realtà interiore vissuta personalmente, sulla base di esperienze comuni o riferite. Tale abilità si definisce talora empatia


__QUOZIENTE INTELLETTIVO__
 Misura dell'elasticità dei circuiti nervosi preposti all'intelligenza, tramite test attitudinali inerenti discipline culturali.
In quanto misura, esso è un numero. In quanto numero, esso non qualifica l'intelligenza ma la quantifica relativamente alla sua preparazione in un dato momento e in un dato ambito.





INTELLIGENZA EMOTIVA Lei pensa al cuore. Lui al cu-qualcos'altro...






Questa simpatica immagine che gira nel web rappresenta perfettamente quello che l'immaginario collettivo, senza distinzioni di sesso, pensa che avvenga in natura.

Molti, senza distinzione di sesso, diranno che questa è la regola, ma ci sono le eccezioni sia per lei che per lui.
Con grande soddisfazione rimando questa lecita obiezione ad essere approfondita in altro post (La curva di Gauss...).

Qui ora invece si vuole mostrare, toccando il tema dell'INTELLIGENZA EMOTIVA, come l'immagine sopra rappresenti una necessaria natura delle cose.
Qui ora, si vuole mostrare che se non fosse così, il "sessaggio" non sarebbe mai comparso in natura, e gli unici animali sul pianeta Terra sarebbero rimasti nient'altro che piccoli ed emotivamente monotoni vermicelli ermafroditi (e la monotonia, evidentemente, non è compatibile con l'evoluzione).

Ma non solo. Qui ora si dimostrerà anche come il contenuto di quei fumetti sia solo un contenuto apparente. Perchè in realtà, per altrettanta nobile e santa natura delle cose, il contenuto è molto più passionale e romantico di quanto siamo convinti.
Sempre, e per tutti.
Sia lei che lui.

Quel contenuto ora lo completeremo insieme ragionando insieme sui sentimenti.





"Ragionare sui sentimenti".
Questa frase risulta inconcepibile al medesimo immaginario collettivo, cresciuto da un paio di generazioni con l'imprinting della cinematografia (cosa mai successa prima nella Storia dell'Umanità).

Come è possibile "ragionare sui sentimenti"? O si ragiona, o si seguono i sentimenti. O si usa la testa, o si usa il cuore.
A questo ci ha abituato la cinematografia. Che è il massimo rafforzativo di letterature millenarie. Costruite sopra osservazioni ancor più vecchie. Forse di decine di millenni.

E a questo siamo ancora abituati, semplicemente perchè è stata fatta l'osservazione da parte dei cavernicoli che quando si sente attrazione verso il sesso opposto, il cuore pulsa che è una favola.
Più che mai durante il rapporto amoroso.

E' bastato constatare questo alla mente dei nostri progenitori, per portarci fino ad oggi a credere che "il cuore che batte, è la guida di tutto".

E in effetti, se non ci fosse istinto a riprodursi, con in primis un cuore che pulsa a mille per gonfiare di sangue i nostri apparati riproduttivi, oggi non saremmo qui. Intere classi di animali superiori, non sarebbero comparse sul pianeta.

Tutti indistintamente, dai pesci ai mammiferi, sentono pulsare il cuore all'impazzata, quando scatta l'attrazione verso l'altro sesso, ed è ora di riprodursi.

Allora mettiamo da parte intanto questo importante tassello: un cuore che pulsa, è tutt'uno con un'attrazione fisica, ed è indispensabile all'evoluzione. 
Ma già leggendo questo, c'è da scommetterci che il genere femminile solleverà un appunto: "ma non è solo questione di fisico, quando un cuore pulsa di innamoramento!".

Appunto. C'è qualcosa che va oltre "la pelle"... nell'innamoramento "dell'animale superiore".
Si sono forgiate espressioni di tutti i tipi in millenni di letteratura e decenni di cinematografia.
Si sono scomodate le farfalle allo stomaco, campane, stelle e pianeti percepiti dentro, dietro o sopra la testa..
Insomma di tutto, pur di non ammettere, una cosa semplicissima.

Che è proprio nella nostra mente, che viviamo l'innamoramento.
Dalla mente e nessun altro posto parte l'ordine di pulsare a un cuore.
Il nostro. Quando una persona ci attrare con la pelle e non solo.

Vi rimando ad altre sedi la spiegazione "anatomica" di questi semplici quanto bellissimi circuiti (foto 1, foto 2).

Proseguiamo con la comprensione della nostra immagine sopra, sul contenuto misterioso dei due fumetti.

Istinto e razionalità fanno parte di ogni essere umano. Ma è naturale che per maschi e femmine istinto e razionalità abbiano pesi diversi.

Vediamo perchè analizzando una situazione proprio tipica della cinematografia.

Un mio professore universitario era solito raccontare alla sua classe questa saggezza:

 << Sapete perchè nei vecchi film d'amore, quando è lui a tradire, la prima cosa che LEI chiede è: "La ami?". Mentre se è lei a tradire, la prima cosa che LUI chiede è: "Ci sei andata a letto?" >>


Al di là delle classiche risposte istintive che puntualmente emergevano e riassumibili in "perchè la donna è Bellezza e l'uomo è un porco"...la spiegazione fisiologica e antropologica di tutto ciò è la seguente.

Per il proseguimento della specie, maschio e femmina in natura hanno ruoli, per quanto complementari, ben precisi e distinti. Proseguire la specie significa "procreare e mantenere la prole". E il comportamento in tal senso deve essere ben assodato per i due sessi.
Negli animali superiori in genere (se qualcuno vuole discutere delle eccezioni, ripeto: Curva di Gauss) il maschio una volta accoppiatosi deve procurare cibo per la femmina e la sua prole. Ma lo fa esclusivamente se ha la certezza che la prole sia sua. Non prodigherà mai di far crescere la prole di altri.
La femmina per contro vuole assicurarsi che il maschio sia legato a lei e alla sua prole. E per lei qualsiasi rafforzativo o minaccia per tale legame, è questione di sopravvivenza per lei e la sua prole.

Ecco quale senso atavico nascondono quelle due diverse fatidiche domande.

Lui chiede "ci sei andata a letto?". Perchè quello che esige è non investire le proprie energie e risorse per la prole di altri.
Lei chiede "la ami?". Perchè sa che un legame più forte con un'altra partner può mettere a repentaglio le garanzie di sopravvivenza sue e della sua prole.

Senza approfondire per non appesantire il discorso, va sottolineato anche il maggior coinvolgimento psico-fisico che ha "figliare" per la femmina. I figli sono un'unica entità con la madre per i loro primi mesi (o anni) di vita.
Su questo... che dire? La Natura qualcuno doveva pur scegliere. E per fortuna (parlo da uomo) è andata così.
Ma sono convinto che anche le donne percepiscono ciò una fortuna (...oltre che ovvio ed ottimo pretesto da rinfacciare, nei casi ragionevoli, all'uomo).

Certo gli stili di vita contemporanei, in Occidente, hanno negli ultimi 50 anni stravolto l'equilibrio esistenziale più o meno sano instauratosi con i nostri istinti primordiali lungo i millenni.
Quello che a me premeva mettere in evidenza, è che gli istinti passionali sono parimenti presenti nell'uomo e nella donna.

Semplicemente per motivi biologici, nella donna gli aspetti "emotivi" prevalgono su quelli "carnali". In lei gli aspetti "carnali" sono tenuti più latenti anche per impostazioni mentali sociali altrettanto millenarie, ma al pari di quelli emotivi quelli carnali sono una componente naturale (divina) fondamentale. Esattamente come nel maschio di ogni specie animale superiore (pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi).



Per gli identici motivi biologici nell'uomo gli aspetti "carnali" prevalgono su quelli "emotivi".
Ma proprio come nella donna quelli carnali non sono meno divini di quelli emotivi, così nell'uomo quelli emotivi non sono meno divini di quelli carnali.
Infatti, come accade per ogni maschio di ogni animale superiore, proprio gli elementi emotivi lo portano a investire ogni risorsa ed energia sulla sua prole, e relativa madre della prole (la proiezione che l'uomo fa sulla propria compagna, è sempre di stampo materno. Ma questa è un'altra lunga storia).
E ogni femmina ha ben chiari gli aspetti "emotivi" del maschio. Li ha presenti e a cuore più di ogni altra cosa del suo uomo. Loro per prime sanno che "i maschi hanno in mente solo quello"...è una menzogna che raccontano a se stesse per de-responsabilizzarsi da ogni senso di colpa (e la convivenza con sensi di colpa, è forse il dramma femminile in assoluto).




L'immagine del contenuto reale di quei fumetti, allora risulta questa:






La compresenza di istinto ed emotività (entrambi mente), ma con aspetti predominanti per fisiologica natura di uno o l'altra.

L'INTELLIGENZA EMOTIVA è la semplice capacità mentale razionale che permette ad ogni persona di analizzare le situazioni reali. Esattamente come state facendo voi ora, mentre vi informate e riflettete su questa realtà. La biologia dell'essere umano.
La mente che analizza se stessa. Per capire di cosa è fatta, come è fatta, per essere usata al meglio.
Un pò come il libretto di istruzione delle macchine: conoscerlo serve per usarle al meglio subito. Senza rompere nulla. O perdersi qualcosa.
Quante volte bypassiamo i libretti di istruzione... andando solo ad intuito... fidandoci solo dell'intuito. Schivando disastri. Fino a commetterli.

Cari uomini, care donne, prendete coscienza di come funzionate. Ma non solo. Prendete coscienza soprattutto di come funzionano, per natura, i vostri partner. Perchè lo scopo di ogni relazione, dall'amicizia al lavoro, dalla parentela agli sconosciuti, passando anche per gli innamoramenti, lo scopo di tutto non è rimproverare gli uni agli altri quello che apparentemente non si è in grado di provare o dimostrare.

Lo scopo di tutto, è capire come siamo fatti noi e gli altri, per mescolare il tutto. Sempre.
E lasciare ogni volta che la Fortuna faccia il suo corso...