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Critica a una visione storiografica sulle mafie da superare.

3 giugno 2021 

 Credo sia la prima dura critica che muovo ai video di questo bellissimo canale.
Non sono d'accordo con la premessa "la mafia nasce con l'unità d'Italia dove lo stato non riusciva ad esser presente". Non proprio. Anzi. 

 La mafia e le altre forme di criminalità organizzata sono evolute da brigantaggio contro lo stato piemontese, colonizzatori a tutti gli effetti che hanno trattato il sud secondo la moda dell'epoca: ossia come una colonia, straziandola militarmente, socialmente, economicamente. Basta andare a vedere che tassazione (da racket) fu imposta, che leva militare imposta, gli eccidi, le deportazioni. Meglio raccontarla dal verso giusto l'unità d'Italia. Sarà facile capire che il metodo mafioso fu quello dei Savoia verso le popolazioni del sud Italia, e i briganti lo hanno fatto proprio fino a giungere a "trattative" subdole e ipocrite in epoca repubblicana. 

 L'epoca fascista non fu diversa da quella monarchica precedente, solo che il fascismo fu più forte e si sostituì alle mafie in toto (il fascismo fu un clientelismo di stampo romano esso stesso in questo senso come descritto nel video, dopotutto era il suo modello, ma pur sempre mafia a norma di legge fu). Questo è il motivo storico evidentemente per cui durante l'epoca fascista le mafie spostarono i loro metodi ed affari nelle Americhe, con enormi successi pare, col senno di poi. 

Sarebbe interessante a questo punto analizzare invece la differenza (o analogia) tra la corruzione italiana di oggi e quella romana. Brecht docet con "Gli affari del signor Giulio Cesare".