5 maggio 2025
La perplessità di Torella sulle recenti foto di Trump, la condivido. Ma pure me le spiego, con tutto il beneficio del dubbio.
Innanzitutto penso che chi è un uomo d'affari di quel tenore, a prescindere, non ha il senso della realtà che hanno i comuni mortali. Nel bene e nel male.
Ma oso pure supporre oltre.
Io ero ancora ventenne quando comparvero i social (2005-2010), ed avevo confidenza con video e foto editing per altri interessi artistici amatoriali.
Ricordo che la prima cosa che istintivamente veniva voglia di fare, per divertirsi creativamente prendendosi gioco della realtà stessa che si viveva, era modificare foto di personaggi famosi o situazioni attuali, mettendoci il proprio volto o il volto di amici.
Allora ero attivista politico, allora ero libero professionista, allora ero ancora praticante religioso (non più fervente, forse già decadente)... Ebbene non c'era situazione nelle nostre cerchie che risparmiavamo da questo divertimento creativo.
Oggi abbiamo vecchie (fisiologicamente, senza offesa) generazioni che stanno facendo confidenza con intelligenze artificiali, e non mi stupisco di questa attualità.
Certo che il fenomeno oggi coinvolga pure gli alti livelli istituzionali fa riflettere. Deve fare riflettere. Come minimo questo significa che hanno ben presente che in questo atteggiamento si sta riflettendo la maggior parte dell'elettorato.
Detto ciò, personalmente io preferisco un'istituzione che fa ironia su se stessa in modo anticonformista, piuttosto che un'istituzione impeccabilmente conforme alle proprie tradizionali ipocrisie.
#SiSalviChiPuò #AguriUmanità
Fonte foto
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