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Ddl Zan, le leggi di un parlamento in affitto come un utero.

06 novembre 2020

Nel mentre la vita degli italiani sprofonda nelle misure anticovid tra uno scandalo pandemico e l'altro (vedi secretazioni e legittimità dei DCPM) la maggioranza parlamentare, senza alcun programma elettorale concordato dopo un anno, ha la raccapricciante iniziativa di votare alla Camera il Ddl Zan su omofobia e affini.

Voto secretato su iniziativa di Fratelli D'Italia. Segreti ovunque. Anche di vedere la faccia di chi ha il coraggio votare in ogni partito (FdI compreso) una simile scelleratezza etica-scientifica, e barbarie antidemocratica. Perché idiozia e perché barbarie? Imbarazzo della scelta sui motivi, peccato non ci sia nulla da scegliere e solo da subirli questi motivi. Come è tipico nelle perversioni sessuali tra l'altro, perché questa è "la ratio" di questa normativa. Ecco perché.

 1- L'identità di genere negli animali (uomo compreso) non avviene in lungo e in largo durante l'esistenza dell'individuo come certe rubriche farsa-scientifiche da rotocalchi propagandano. L'identità di genere avviene in un momento specifico dell'individuo, tipico di ogni specie. Nell'uomo è verso i 3 anni di vita (chi mese più chi mese meno).
 Nei primi 3 anni l'individuo impara progressivamente nei limiti delle proprie capacità cognitive a distinguere emotivamente e morfologicamente "la figura paterna e la figura materna", ma in questo frangente non sa associare se stesso a quelle figure. Ovviamente perché non ha termini di confronto maschio-femmina, e di se stesso/a ha un'immagine neutra cui non associare nulla.
 Verso i 3 anni si raggiunge invece quella "consapevolezza" cognitiva che mamma e papà sono sostanzialmente diversi attribuendo ulteriori connotati a quelle caratteristiche morfologiche/emotive apprese fino ad allora, e si matura l'esigenza esistenziale di voler associare se stesso/a a una delle due figure. Una questione di istinto. L'essenza della conoscenza stessa è capacità associativa. E' un vero e proprio fenomeno di "imprinting" anche l'identità di genere (imprinting, termine che nei rotocalchi propagandistici farsa-scientifici non leggerete mai così come nelle proposte di legge, perché se le masse a 50 anni dalla sua scoperta prendessero coscienza del suo ruolo nella sudditanza al denaro, scoppierebbe una rivoluzione).
 Tre anni dunque è l'età chiave di un grilletto psico-fisico determinante per l'intera esistenza dell'individuo sul piano sessuale. Quasi una prima pubertà della coscienza del sé. Ecco chiaro il perché la fazione politica che ha ideato un Ddl del genere è anche ossessionata dal rendere la scuola materna 3-6 anni obbligatoria: sostituirsi al padre e alla madre in questa fascia critica per l'identità di genere è fondamentale per una classe dirigente che intende manipolarla.

 2 - Quale farsesca iniziativa culturale introduce infatti il Ddl Zan? Istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, che si celebra il 17 maggio, e prevede iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado.
Esiste forse una giornata contro l'eterofobia? L'eterofobia dimostrata dalle politiche (trans)nazionali che hanno distrutto lo stato sociale della famiglia dal '68 in poi? Attraverso movimenti di femminismo-deviato volto a trasformare la femminilità in una fotocopia bianco e nero di quello maschile. Attraverso turni di lavoro di 8 ore (senza distinzione di genere) in una società dove le macchine già ai primi del 900 avrebbero potuto garantire una giornata lavorativa di 3 ore al giorno (citando Bertrand Russell, mica gli Stanlio & Onlio dell'economia di turno).
Otto ore minimo appositamente per tenere il più possibile i genitori lontani dai figli fin dalla nascita, in cambio di uno stipendio per creare il quale è sufficiente stampare denaro, non necessario lavorare (altro indizio di imprinting passibile di rivoluzione).
 Otto ore per creare generazioni di figli alienati dai genitori, genitori alienati tra loro, e con se stessi. Condizioni perfette per minare rapporti affettivi, relazioni sentimentali, realizzazioni esistenziali:, la ricetta perfetta per ritrovarsi nel III millennio a concepire un decreto legge Zan (concepito e poi partorito come si trattasse proprio di un utero in affitto, non a caso questo è un "parlamento in affitto" dell'alta finanza trans-nazionale, il regno delle perversioni sessuali).

 3- Non potevano mancare quindi i finanziamenti. Fior di milioni di euro, soldi pubblici, da stanziare alle nuove creature: i "centri anti-discriminazione". Centri di alloggio e soccorso alle vittime di violenza contro LGBT su tutto il territorio nazionale. Come se ad oggi queste vittime non fossero già soccorse nelle strutture pertinenti. Come se ad oggi queste vittime fossero un numero fuori controllo da richiedere interventi del genere.
 Allora in pratica questi centri sono l'ennesima manovra politica per creare clientelismo attraverso entità para-statali per futuri bacini di voti, oltre che punti di riferimento per uno stravagante processo di trasformazione sociale. Per giunta questi centri creano ulteriore emarginazione di queste persone identificandole come categoria sociale distinta dalle altre vittime di violenza. Una legge contro l'omofobia che istiga all'omofobia essa stessa: il culmine della perversione della maggioranza di governo italiana attuale.

 4- Infine un appunto sul paradosso più delirante di questa legge. La clausola salva-idee.

"Sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, PURCHE' non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti,,.

In base a quali criteri scientifici un giudice giudica se una libera espressione di idee è fattore scatenante o meno di violenze da parte di altri? Evidentemente nessuno perché non ne esistono. Questo è puro sofismo per vincolare un diritto costituzionale di un cittadino alla responsabilità penale di terzi, tra l'altro con la premessa di essere stato istituito per voler garantire quel diritto. Ma un diritto costituzionale può essere esautorato da una norma penale per altro riferita al comportamento di altri? Schizofrenia legislativa allo stato puro.

Riassumendo il tutto si riesce a comprendere il movente di questa legge? Si aprono non solo le porte a un indottrinamento fin dall'età più sensibile e critica per favorire deviazioni dall'inclinazione naturale di identità di genere. Ma si vuole dichiaratamente punire tutto ciò che si oppone a tale indottrinamento sistematico e programmatico che passa attraverso l'educazione diretta (scuola) e istituti di monitoraggio (centri anti-discriminazione).
Una scelleratezza etica-scientifica e una barbarie antidemocratica nel mentre si sprofonda in una pantomima-pandemica. Dignità di un popolo e sacralità dell'evoluzione naturale calpestati in simultanea. E ci si balla pure sopra.


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