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15.02.2022. "Il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente" (fonti Cremlino).

16 febbraio 2022

,,Mentre la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, afferma: “La data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente. 

Svergognati e annientati senza sparare un colpo”. Il Cremlino rincara la dose: “Il ritiro dei diplomatici occidentali è un’isteria esibizionista e senza senso“, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, mentre Putin in persona ha ironizzato sull'atteggiamento di Washington: “Hanno già detto a che ora inizia la guerra?”.,,

È sorprendente ciò che si sta ripetendo sul piano geopolitico dopo 80 anni.

L'UE e la Nato alla stregua di fantocci strategici tra Stati sovrani e un Nuovo Ordine Mondiale.

Gli USA sapevano dei crimini commessi dal nazifascismo, ma entrarono in guerra (dicembre 1941) solo dopo che l'URSS reagì all'aggressione nazifascista (giugno 1941).

Dopotutto c'era del tenero tra Roosevelt e Hitler tanto quanto tra Churchill e Mussolini ed era quel tenero che accomunava il capitalismo, sotto ogni sua forma, contro il comunismo, anche totalitario.

Qual è il parallelismo con oggi? Allora c'era la contesa tra due monopoli ideologici, quello sovietico e quello occidentale, con in mezzo una perversione (quella nazifascista) che si finse amica di entrambe per poi diventare di entrambi nemica.

Oggi c'è un unico perverso monopolio ideologico di nuovo ordine mondiale, famelico di sovranità assoluta da usurpare alla sovranità delle democrazie rappresentative. Nel mezzo, ci sono i popoli. Fluidi. Ambigui. Collaborazionisti più o meno inconsapevoli delle perversioni di chi li governa, amici-nemici più o meno consapevoli del proprio prossimo, vicino di casa o contatto telematico dall'altra parte del mondo.

Allora c'erano patti di non belligeranza disattesi (tipo il Molotov-Ribbentrop, firmato a Mosca non a Berlino e forse non è un dettaglio superfluo) e temporeggiamenti inspiegabili sul credito di notizie ufficiali o di spionaggio (vedasi le reazioni di Stalin ai moniti di una prossima Operazione Barbarossa: se l'URSS avesse attaccato per prima, gli USA a chi avrebbero dichiarato guerra?). 

Oggi ci sono patti sociali deteriorati sullo stato di diritto, e inspiegabile affidamento e fiducia dell'opinione pubblica a ciò che dell'opinione ha causato il suo stesso deterioramento culturale.

C'è una cosa che però fa la differenza netta tra allora ed oggi. Ed è una superpotenza che allora non c'era. La Cina.

Le guerre si sa dove iniziano ma non si sa dove finiscono, diceva Machiavelli nel XVI secolo.

Con certezza si sa però che una guerra finisce sempre tra i popoli ed inizia da chi li manipola. Che oggi di fatto non si sa più identificare. Neanche in digitale.



Putin incontra Macron sulla crisi in Ucraina, 2022