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Salvini e il prete Anti-Salvini: differenza tra fatti e opinioni

22 giugno 2019

Salvini e il prete anti-Salvini ci hanno regalato in questi giorni un perfetto esempio di differenza tra teorie basate sui fatti e teorie basate sulle opinioni.
Praticamente il prete afferma che in base alla legge sulla legittima difesa lui potrebbe essere giustificato ad uccidere Salvini, poiché lo ritiene un "ladro di democrazia".
Ma questa è una personale opinione del prete, non dimostrabile da alcun dato di fatto, tanto che il prete non ha denunciato Salvini affinché sia arrestato portando prove concrete.
E non ha prove a sostegno della sua opinione proprio perché la legge sulla legittima difesa consente di <>.
Ora ritenere il prossimo un "ladro" è un'opinione, mentre rubare o minacciare sono dati di fatto.
Ma questa vicenda è bizzarra non solo per i contenuti ma anche per le formalità. Perché c'è di mezzo un religioso e un politico religioso con in comune la fede verso comandamenti che affermano "non rubare" e "non pronunciare falsa testimonianza - ossia non mentire-". Ebbene il religioso afferma falsità contro il politico poiché di fatto non difende chi ruba!
Anche per questo chiamatela pervertitocrazia.