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Il rapimento di Aldo Moro: esordi della narrazione da indottrinamento di massa pandemico

16.03.2021

Rapirono Aldo Moro, non Giulio Andreotti. Il primo lo ammazzarono, il secondo fu prescritto (non assolto) per trattative Stato-Mafia dopo aver governato l'Italia con ben sette governi (quattro dopo l'omicidio del collega e compagno di partito Aldo Moro).

Ma non si esaurisce qui il paradosso: ancora oggi il termine democristiano è usato a scopo denigratorio per alludere a ipocrisie e furbizie, associandolo talvolta a Bettino Craxi... leader socialista! 

Ma vallo a spiegare nel III millennio nel frattempo a tre generazioni la differenza tra socialista e democristiano, o tra assolto e prescritto. Magari la capiscono pure, ma con qualche conseguenza civica? Nessuna. Perché si vota in base a ciò che consapevolmente si finge di non sapere, non certo in base a ciò che si sa, fosse anche inconsapevolmente. 

Ma è molto più probabile che quelle differenze non si capiscano.

Perché per 40 anni cinema, tv, radio e giornali hanno istruito intere generazioni a demolire i concetti di democrazia e cristianità associandoli a corruzioni politiche. E solo ora nel III millennio, più che mai oggi a 20 anni dal suo inizio, abbiamo ben chiaro il motivo per cui i concetti di democrazia e cristianità andavano demoliti.

Le mascherine sanitarie oggi imposte come un burqa e l'indottrinamento a reti istituzionali unificate sulle medicine-non-democratiche (vedi Burioni & Palù) sono la verifica di apprendimento sociale di una lezione sovversiva istituzionale iniziata il 16 marzo 1978.

Pensate che allora fu tale la strategia premeditata del colpo di stato para-massonico, che in via Fani arrivarono troupe giornalistiche talmente "sprovvedute" da inquinare le scene del delitto calpestando i bossoli dei proiettili mentre riprendevano le vittime, e scusandosene con le forze dell'ordine in diretta stessa (vedi video foto).

Pensavamo di aver visto tutto con i paradossi politico-mediatici della pandemia contemporanea? Invece sono solo gli ultimi capitoli di un programma scritto chissà dove da chissà chi, ma raccontato in tv-radio-gionali con lo stesso identico stile.

PS. L'avvocato di Andreotti prescritto fu la siciliana Giulia Bongiorno, deputata prima oggi senatrice in Lega Salvini Premier. Ma son dettagli. 

fonte foto https://www.youtube.com/watch?v=oBShwVKLuzs