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4 novembre 1918... e 1939.


IV novembre 2018


Il 4 novembre è celebrato per la resa dell'Impero Austroungarico all'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Ma questa ricorrenza ci dà occasione di conoscere anche un'altra Storia, offrendoci l'occasione di riflettere su particolari problematiche della contemporaneità.

https://it.wikipedia.org/wiki/4_novembre

Il 4 novembre di qualche decennio dopo la storica ricorrenza, appena scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, il presidente statunitense Roosvelt (massone progressista) apre al commercio delle armi con entrambi gli schieramenti fino ad allora in gioco nel conflitto: l'asse italo-tedesco e l'alleanza anglo-francese. Strategia tipica questa della speculazione finanziaria delle lobby multinazionali nate con il colonialismo evolutesi poi in massonerie (la prima lezione di ciò fu data dai Rothschild che finanziarono sia l'esercito francese che inglese durante l'ultima guerra napoleonica).

Certo gli alleati anglo-americani ci hanno liberato dal nazifascismo. Ma considerati questi e altri dati storici (tipo la simpatia tra Churchill e Mussolini, guarda caso diretto a Londra durante la sua fuga) forse qualche rivalutazione di scopi e moventi di fine e inizio conflitto merita esser fatta.

Una seconda considerazione di estrema attualità riguarda invece i connotati delle massonerie contemporanee, le cosiddette Ur-Lodge. In estrema sintesi pare che vi siano due schieramenti massonici a contendersi il controllo politico-finanziario su scala globale: quello progressista-democratico e quello conservatore-liberista. Ebbene uno dei massimi esponente del primo schieramento fu proprio Roosvelt, promulgatore della Seconda Carta dei Diritti e cui si ispirano anche in Italia certi movimenti politici dichiaratamente massonici. Ma sono movimenti di nome, di fatto sono partiti e difendono piramidi di potere ben precise ed è inevitabile che sia così visto che la massoneria per definizione è una piramide di poteri.
Allora davvero è curioso come diventino paradossali gli atteggiamenti dei poteri forti finanziari, che sia attraverso un presidente USA o un gran maestro italiano, quando cercano di assumere connotati umanistici, progressisti, democratici pur di ottenere consensi contrapponendosi a concorrenti rivali, che se non altro hanno il coraggio di rivelarsi per ciò che sono: conservatori, liberisti, neo-aristocratici, neo-colonialisti...