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Il DNA che ti fa evolvere, e quello che ti ammazza.

11 dicembre 2019


"Il DNA di un uomo del Nevada cambia dopo il trapianto di midollo osseo e viene sostituito da quello del suo donatore tedesco dopo il trattamento per la leucemia"
Questo articolo sensazionalista offre importantissimi spunti di riflessione sull'avanguardia delle tecniche mediche e soprattutto sul significato della biologia, ossia della natura.

Premetto che il DNA recriminato dei vaccini è deleterio perché è fetale, e in quanto tale con caratteristiche tipiche delle staminali che possono innescare riproduzione incontrollata (alias tumori). Tale lo è anche il midollo osseo, tanto che si cerca di trapiantarlo perché la sua alterata produzione di cellule del sangue può portare a leucemie (...e il suo trapianto stesso non è esente da questi rischi!).
Invece il DNA di normali cellule differenziate (quindi non "totipotente" come quello di feto o midollo osseo) non ha le stesse potenzialità cancerogene (anche se può sempre diventarlo se stimolato da inquinamento chimico o elettromagnetico).

Ora la cosa cosa degna, degnissima di nota, è che con normale DNA esogeno, esterno, diverso dal nostro, veniamo a contatto ogni minuto della nostra vita: lo mangiamo con i cibi (di origine animale e vegetale), lo respiriamo con i batteri e i virus dell'aria, e udite udite, ci viene iniettato ad esempio ogni volta che ci punge una zanzara!
Pensateci, una zanzara fa diversi pasti di sangue quando si nutre e punge chiunque gli è a tiro: persone...o anche cani e gatti! Certo il sangue entra nella zanzara, ma dalla sua proboscide che funziona come un ago sicuramente qualcosa anche esce e rimane nel sito di inoculo, a contatto con il nostro sangue una volta punti.
Allora i nostri tessuti, il nostro sangue, da sempre, milioni di anni, è perennemente frequentato da DNA esogeno, e il nostro stesso DNA è una ricombinazione continua di ambiente interno e ambiente esterno. Il DNA eucariota stesso (animale e vegetale) è un'evoluzione diretta di quello procariota (batterico) e in comune batteri e animali superiori mantengono una percentuale enorme di DNA comune (e il DNA di microrganismi è comunemente inglobato nel DNA ospite in numerose ordinarie malattie infettive).
Insomma DNA è una struttura di cui abbiamo scoperto molto e capito poco, ma se a 60 anni dalla sua scoperta lo consideriamo qualcosa di fisso e segregato di sicuro non ci capiremo più nulla.

Tornando quindi all'articolo in questione, occorre tener conto che una cosa è il DNA di cellule mature differenziate e tutt'altra il DNA di cellule germinali indifferenziate (staminali): il nostro sangue non è mai venuto a contatto con queste cellule in milioni di anni (le zanzare non pungono feti né midollo osseo). Con questo DNA ci veniamo a contatto da appena qualche decennio attraverso pratiche mediche di avanguardia tecnica certo, ma di quale presupposto scientifico e fondamento etico visto che in ballo ci sono proprietà tumorali, che "stranamente" poi sono proprio l'obiettivo terapeutico per cui si usano?


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