21 aprile 2022
Un talento di Memphis nel 1956 ha potuto diventare a 21 anni Elvis Presley perché allora, perfino in un paesino del Mississippi, si offriva l'opportunità a tutti di cantare in una radio locale.
Qualche anno dopo quattro talenti di Liverpool son potuti diventare ad appena 20 anni i The Beatles perché ad appena 18 anni hanno avuto l'opportunità di suonare dalla mattina alla sera nella loro città, e perfino all'estero.
Chi ha potuto farli suonare lo ha fatto perché c'era una massa di gente che aveva voglia e poteva frequentare quei locali, ascoltando musica e ballando.
Se tutto questo è stato possibile, è perché c'erano governi che hanno permesso alla gente di lavorare e divertirsi.
Se quei governi lo hanno permesso, è perché si era usciti da appena una decina di anni da una guerra mondiale con distruzione, odio, intolleranza, restrizioni, e decine di milioni di morti, ovunque.
Cosa dobbiamo affrontare di nuovo, oggi, ovunque, per vedere qualche sbarbatello diventare un nuovo Elvis o i nuovi The Beatles?
Conviene davvero ancora questo modello socio-economico, che per dare l'opportunità a tutti di esprimere un talento di tanto in tanto deve prima annientare mezza umanità?
O conviene immaginare qualcos'altro?
Chiamatela #PERVERTITOCRAZIA