24 giugno 2024
Questo mi sembra davvero un ottimo articolo sull'importanza del ciclo sonno-veglia e delle sue criticità in epoca "recente". Tra virgolette perché nell'articolo si parla "del nostro tempo", ma sono un paio di secoli che è stata introdotta l'illuminazione notturna nelle città (con i primi lampioni a olio mi pare a fine '800) e quasi un secolo la corrente elettrica domestica.
Ma la clamorosa lacuna nell'articolo, a mio avviso, è un'altra (che poi chissà se è stato un refuso dell'esperta o della giornalista).
Si citano tablet, computer e smartphone fonti di radiazioni luminose nelle ore serali...ma il fatto che sono 3-4 generazioni che si guarda la tv a tutte le ore? Notturne comprese?
La televisione guai nominarla: acqua santa quella. Proiezioni cinematografiche full-immersion da intere generazioni...un toccasana per il nostro cervello. Un massaggio shiatsu per la pineale quelle.
Coi primi schermi LCD ci siamo a contatto da quanto? appena 10-15 anni? Con la televisione da 70.
Allora l'illuminazione artificiale sembra proprio faccia male a orologeria, in base a chi la emette. Come le mascherine con i virus: alcuni passano altri no. O come i virus contagiosi in base agli orari del lockdown, e ai confini amministrativi.
Se mai c'era bisogno di dimostrarlo che l'informazione passiva è in crisi esistenziale verso quella attiva, questo articolo lo dimostra. Se mai c'era bisogno eh.
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https://www.ilgiornaledivicenza.it/iniziative/book-week-cornedo/book-week-cornedo-2024/antonella-viola-credetemi-chi-dorme-non-piglia-malanni-1.10743788