,,Selezioniamo i vostri manoscritti. Inviaci il tuo manoscritto ,,
Oppure:
,,Concorso di musica. Inviaci il tuo demo ,,
Opporre:
,,Iscriviti al nostro portale, carica le tue canzoni, riceverai le royalties scorporate della sola commissione. Niente canone fisso,,
Chissà chi c'è dietro le miriadi di startup/imprenditori/format tele-radio-giornalistici alla scoperta di nuovi talenti...o nuovi contenuti?
Poi che fine farà tutto questo materiale?
Arriverà mica alle major che lo rielaborano (programmi informatici, alias intelligenza artificiale) per crearne di adatti ai propri target di genere, ai propri frame culturali?
Un tempo la SIAE dichiarava tipo "se non sarà rinnovata l'iscrizione, il materiale verrà automaticamente distrutto". Pure! Automaticamente pure quello?
Ma da chi? Dopo cosa? Dov'è la tracciabilità del processo? Con quali garanzie?
Scappa talmente di mano con le nuove tecnologie il meccanismo consolidato da decenni, che talvolta si rivela il plagio in pieno concorso (vedi Sanremo).
Tanto poi tutto è fatto a regola d'arte anche per non rientrare proprio fiscalmente nel plagio. E vissero tutti felici e contenti (o cornuti e mazziati).
Questo non significa poi che il volto nuovo, il talento emergente, non sia pescato e promosso. Ma gli si fa firmare il contrattino per cedere diritti d'immagine, diritti d'autore, ed esibire solo ciò e come e quando e quanto, stipulato.
A distanza di decenni poi è fantastico sentire interviste, recensioni, analizzare testi, percorsi tematici, mode, ritornelli, messaggi subliminali...e vedere come il quadro sia tutto coerente dentro la stessa cornice (o finestra di Overton?).
In ambito letterario poi è curioso notare come ultimamente certi personaggi del panorama socio-culturale (e politico) emergano dal nulla pubblicando un libro. Ma senza essere passati dal carcere tipo un Adolf Hitler o un Antonio Gramsci. Così, dall'oggi al domani. Tesi e teorie multidisciplinari senza neppure un accenno di gobba di leopardiana memoria, autopubblicazione e si è subito sulla cresta dell'onda. Fenomeni.
O quanto meno uno spettacolo fenomenale. Dove tanti pagano. Pochi si arricchiscono. Qualcuno diventa un divo, un idolo, un leader. Qualcun altro un ingranaggio ignoto nella metafisica dell'algoritmo.