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Perché proprio sotto il Governo Conte-2 la Lorenzin passa al PD?

20 settembre 2019

Nel 2014 la sua maturità classica di spicco nel centrodestra è arruolata dal Governo Letta come ministro della salute per decretare sul metodo Stamina, fatto finire fuori legge. Ma è talmente in gamba a tagliare le gambe a ciò che minaccia il business sulla malattia (come le staminali) che continua con il governo Renzi il suo classico operato al ministero della salute (o meglio dire della malattia) e riesce in fretta e furia, a ridosso della fine del governo nel 2017, a decretare per tutti gli italiani di età 0-16 un obbligo vaccinale epidemiologicamente farsa-scientifico e immunologicamente criminoso dapprima per 12 malattie pena la perdita della patria potestà, poi 10 malattie pena multa salata ed esclusione scolastica.
Va ricordato molto bene questo dettaglio della patria potestà, perché dopo la fine del suo governo (2018) in concomitanza a indagini sullo scandalo degli affidi minorili di Bibbiano, la Lorenzin misteriosamente fonda una lista civica, con la quale riesce per un pugno di voti a entrare in parlamento, ma ancor più magicamente un anno dopo entra nel PD appena instauratosi il governo Conte-2, ossia dopo che il suo decreto è resistito contro ogni più inimmaginabile aspettativa a un anno di ministero del M5S, convinto oppositore del suo obbligo.

E' davvero caratteristico che la Lorenzin entri nel PD, il partito dei suoi ministeri, non durante il governo Conte 1 a maggioranza Lega-M5S, bensì con il governo Conte 2 a maggioranza PD-M5S, il cui ministero della Salute è in mano pure ad un ex-PD.
C'è da scommetterci. La sua entrata nell'attuale partito collega di governo del M5S è funzionale ad aumentare la delusione e l'insofferenza dei rispettivi elettori e fargli perdere ulteriori consensi. Ma c'è da scommettere anche che la sua lunga esperienza mediatrice tra i desiderata della multinazionali del farmaco e gli esecutivi ministeriali è ora richiesta per un imminente nuovo obbligo vaccinale verso gli adulti, e lo si percepisce anche dalla concomitante campagna di terrorismo mediatico nel frattempo verso influenze e morbilli vari.
Il tutto mentre la salute di milioni di persone soccombe per inquinamento sistematico attraverso inceneritori, trafori di montagne radioattive come nel progetto TAV Torino-Lione, gasdotti che stravolgono ambiente, economia e salute di un'intera regione come la Puglia, sepoltura di rifiuti tossici nei manti stradali come in Valdastico e Pedemontana veneta a ridosso di imponenti bacini idrici, sperimentazioni elettromagnetiche come il 5G, per non parlare di sostanze plastiche e amianto autorizzate ad essere immesse in ambiente sistematicamente, senza alcuna bonifica.
Allora come si può a questo punto non avere il dubbio che tutte queste dinamiche politico-governative riflettano un disegno extra-nazionale ben preciso di inquinamento a tappeto funzionale contro la salute di un intero popolo, che neppure chi ha raggiunto i posti di potere attuali grazie a campagne elettorali contro tali distruzioni, è riuscito minimamente a scalfire dimostrando, infine, perfino omertà?