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Taglio parlamentari: le promesse M5S sui denari

26 settembre 2019

,,Il sette ottobre taglieremo 345 poltrone: dopo 40 anni di promesse, il MoVimento lo farà"

Questo si legge oggi sul sito ufficiale del M55S. Questo dichiara di fare il M5S e ne va meritatamente fiero. Purtroppo gli elettori non sono altrettanto entusiasti di quello che il M5S farà, visto gli ultimi esiti elettorali e il trend dei sondaggi. Forse per gli elettori pesa più quello che il M5S non farà. Come ad esempio eliminare un obbligo vaccinale che compromette il sistema immunitario di un'intera generazione italiana. Obbligo contro il quale il M5S è stato fermamente contro nel 2017 quando entrò in vigore. Promessa quella di eliminare l'obbligo che in campagna elettorale ha contribuito enormemente al 32% di consenso alle politiche nel 2018.
Promessa non mantenuta durante un intero anno di ministero della salute in mano al M5S, con immensi disagi a famiglie, scuole e forze dell'ordine che ancora continuano, con una differenza: la totale indifferenza politica ora. Da parte di ogni forza politica. Perfino dalla Lega che era contraria a tale obbligo e oggi si ritrova in opposizione.
Avete mai sentito Salvini esprimersi in questo ultimo anno del suo governo sui vaccini? Lo avete mai sentito oggi in opposizione attaccare il M5S per la sua mancata promessa elettorale? Zero. Omertà totale da parte di politica e loro media.
Addirittura il colmo è stato raggiunto da Beppe Grillo che nell'arco di vent'anni è passato dalle prefazioni a dossier come Farmakiller (ed Ecoalfabeto, 2008), a firmare patti "burionati nell'arco di due mesi di governo M5S. Il colmo sì, ma lui è pur sempre un comico (e pure in età geriatrica).

Dal "cosa c'è sotto?" della Taverna in conferenza stampa al Senato nel 2017, scandalizzata come tutta Italia da un obbligo vaccinale da penalizzare con la patria potestà voluto dal "partito di Bibbiano", si è passati al governo con quel partito stesso, dopo aver messo sotto tutto, ma sotto il tappeto

Ma la cosa più scandalosa è che nel M5S ancora ci si fanno domande sul crollo del consenso dal 32% al 17%, perdendo in quattro regioni e alle europee nell'arco di questo stesso singolo anno di mancate promesse ed omertà.
Scandaloso perché sono domande la cui risposta è chiara! Si affermava "la salute prima di tutto", "i giovani prima di tutto", invece sono stati i denari la priorità! I redditi, le pensioni, i parlamentari in meno sono la priorità! E la salute è diventata una chimera perché l'Ilva con i suoi mostri rimane là. Insieme al TAP che rimane là e sta portando nuovi mostri. Insieme al TAV che ci si vanta di non volere ma si farà ugualmente perché si ha fiducia in un premier (l'avvocato del popolo... o delle multinazionali?) che dice che conviene farla, considerando solo contributi farlocco dell'UE e senza alcuna considerazione di impatto su ambiente e salute.

Stanno vincendo le multinazionali che inquinano e devastano la salute di un intero popolo in Italia. Nella totale indifferenza di tutti. Questo è lo scandalo. Uno scandalo sovrapponibile in strategie comunicative, nella forma e nella sostanza, al tema dei cambiamenti climatici. Ma questo è un altro discorso. Questi sono altri burattini. Chissà poi se chi li regge sono i medesimi poteri.
Ma basta essere complottisti dai. Rallegriamoci: si tagliano gli sprechi! Avremo più soldi in tasca...per curarci (sperando ci sia cura). Evviva.