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Coronavirus-covid19. Tasso di letalità in Italia... del virus o di politiche sanitarie locali?

08 maggio 2020


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Ha dell'incredibile come da un giorno all'altro, tra il 4-6 maggio, sia crollata la CURVA BLU della variazione degli "attualmente positivi" in Italia ("dato medio" comunque scandaloso nota la variabilità colossale di situazioni epidemiologiche su suolo italiano, pur essendo il primo caso positivo rinvenuto a Roma!)

Una variazione "a picco" simile era avvenuta al 9-10 marzo, e in quell'occasione però non è stato registrato aumento parallelo di guarigioni (CURVA GIALLA) o decessi (CURVA NERA): semplicemente si è indicata variata la CURVA ROSSA dei contagi totali (parallela ed equidistante in questo frangente alla CURVA BLU).

Questo può essere interpretato come segno di una completa arbitrarietà del rilevamento di positivi nel tempo (affidabilità del test? criteri di campionamento? tamponi ripetuti su medesimi soggetti poi rivelatisi negativi campionati o meno?) oltre che di definizione di contagi (ossia rilevazione di sintomi associati a covid-19).

Ma questa è solo l'ultima stravaganza che può emergere interpretando i dati di questi due ultimi due mesi.


La cosa più sconcertante è che resta confermata anche in questa prima settimana di maggio, fin dal 1 marzo, l'aumento del "tasso di letalità":

08-mar 4,96%
22-mar 9,26%
11-apr 12,8%
17-apr 13,19%
23-apr 13,45%
29-apr 13,60%
07-mag 13,88%

Ripetiamolo: trattandosi di un virus che solo in rare eccezioni aggrava fino alla terapia intensiva presentando il rischio di morte, significa che se questo rischio di morte è via via sempre più aumentato perfino quando dopo un mese cominciano a diminuire supposti contagi e aumentano le dimissioni, qualcosa non ha funzionato sulla conduzione sanitaria di tali aggravamenti!

Purtroppo è stato chiuso (e democraticamente stravolto) un paese intero associando quella letalità al virus in senso globale invece che a una sua stessa conduzione politico-sanitaria!
Questo è scandaloso, soprattutto perché indice che certa politica locale di opposizione al governo (che fatalità amministra 5 regioni tra le prime 8 a più alta letalità covid-19) ha agito in sinergia a certa parte politica del governo centrale (che fatalità amministra pure le rimanenti 3 regioni tra quelle prime 8).

Insomma, dopo 9 settimane, il "nemico invisibile" chi è per i cittadini italiani? Un virus o il tradizionale "partito-unico" italiano (oggi Lega-PD) da decenni fedele esecutore di dettami sovranazionali, non da ultimo in politiche sociali e sanitarie?