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Coronavirus e covid-19. Perdita di gusto e olfatto correlata ai tamponi?

21 maggio 2020

E' ormai risaputo da mesi che tra i sintomi della Covid-19 sono annoverate alterazioni più o meno reversibili dell'odorato e del gusto.
Desta curiosità che tali lesioni compaiano però talvolta senza altra sintomatologia, qualora si è positivi al Cov-2, perché mentre è tipico che un virus para-influenzale causi un comune raffreddore con congestione naso-faringea e relativo ottundimento sensitivo di gusto e olfatto, è assai stravagante che questi deficit vengano accusati senza sintomi da raffreddamento.

In attesa che si dimostri il comportamento patogenetico del virus selettivo verso queste categorie di cellule sensitive, purtroppo questo rinvenimento oltre che destare curiosità desterà anche molta perplessità, perché sono stati recentemente denunciati potenziali rischi di danno causati dalle metodiche di tamponatura alle strutture nervose anatomiche che coinvolgono questi sensi (bulbo olfattivo e terminazioni del nervo cranico olfattivo per l'olfatto; nervi cranici facciale-intermedio, glossofaringeo e vago per il gusto) essendo tali strutture a ridosso della mucosa nasale e orofaringea sondate con i tamponi.

Verificare se c'è correlazione tra il rinvenimento di alterazioni o perdite di gusto e olfatto senza altra sintomatologia in corrispondenza dell'esecuzione dei tamponi, spesso ripetuti in corso di monitoraggio in questi mesi, sarebbe un'analisi assai semplice da condurre per sfatare ogni dubbio, al netto di dimostrazioni scientifiche su straordinari ed esclusivi meccanismi patogenetici virali.

Fonte Il Fatto alimentare Fonte Il Giornale