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Coronavirus, vaccino obbligatorio o facoltativo...cosa conviene?

03 maggio 2020


Con ormai imminente lo scioglimento del lockdown pandemico in Italia, a fronte di tanti slogan formali e informali ci si chiede se il futuro vaccino anti-Cov2 sarà da subito obbligatorio o meno per volontà della taskforce governativa da guerra (guerra a un nemico invisibile che mobilita potenze di fuoco finanziarie invece poco palpabili).

Se sarà subito obbligatorio, tanta parte di popolazione disillusa da tanta invisibilità magari non farà guerra in quanto è disillusa, ma si arrabbierà molto con loro. Con la taskforce, ossia lo Stato.

Se invece sarà facoltativo, si potrà invece fomentare ancora un clima di guerra tra illusi e disillusi, tra fazioni di gente che si vaccina e gente che non si vaccina. E sarà un gusto allora vedere tale scontro per una taskforce di guerra.

Perché così questo Stato potrà imporlo in seconda battuta come rimedio a una guerra psico-socio-sanitaria.

Ragionano con queste logiche, suppongo, le taskforce in stato di guerra. Anche con la salute. Premia la competizione ad ogni livello: tra cittadini così come tra esperti. Un vortice di "competizione tra competenze" in cui far risucchiare i cittadini. E funziona benissimo soprattutto in sanità da quando è diventata un'azienda.