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Il sandwich da commenti di profili troll

 20 aprile 2023

Penso che ci siano ottime probabilità che la propaganda di sistema sui social adotti una strategia molto caratteristica con i commenti fake. Sovrapponibile a quella dei post e le notizie fake, solo confinata ai commenti.


Si notano commenti scritti in una grammatica sgangherata, piena di errori grossolani ascrivibili a problemi di analfabetismo, o con riflessioni espresse in una forma banale e ridicola, seppur dal contenuto logico impeccabile e condivisibile.


Lo scopo è far associare a un determinato contenuto corretto e giusto, una forma stolta, culturalmente retrograda e lacunosa. Screditanti così un modo di pensare, una posizione, un'idea, facendo credere che le abbraccia chi è culturalmente disperato.


Ci si ritrova ogniqualvolta si propone un ragionamento scomodo in rete ad esser circondati da una parte da quelli che attaccano con le etichette idiote del "gomblotto" (idiozie inventate di proposito per screditare a prescindere), dall'altra quelli che supportano l'idea difendendola con frasi idiote con errori grammaticali di una ignoranza inaudita.

Talvolta poi questi commentatori agiscono in sinergia. Per imprimere al meglio i connotati di ridicolo o approvazione alla linea di pensiero che deve dominare o essere affossata.


La cosa spettacolare è che queste strategie indistintamente contribuiscono ad accrescere lo spirito critico e la cultura media di chi segue l'argomento da fuori. Perché poi, invece che farsi solo due domande, uno che segue se ne fa altre quattro.

#AoDijjePoco