=

Traduci

Cerca nel blog

Jannik Sinner tra paradisi fiscali e porcilaie.

 30 gennaio 2024

Noto che è sollevata la polemica su Sinner che paga le tasse in paradisi fiscali invece che in Italia per il premio di 2 milioni di euro alla finale Australian Open.


A parte che la somma vinta in teoria non è solo della finale ma anche degli altri turni superati, penso.


Il punto è: commette illeciti a pagare in paradisi fiscali? No. 


Vogliamo fare la morale su una cosa lecita? D'accordo, facciamola bene allora. Perché non si può criticare un'ingiustizia lecita con una morale di parte. Altrimenti sarebbe criticare l'ingiustizia con criteri ingiusti.


Quante tasse si pagano in Italia a fronte dei servizi ricevuti? Forse 4 volte tanto. Approssimazione personale opinabile. Ma è un'impressione personale su un dato oggettivo: su una pressione fiscale del 40% i servizi sono pochi, e superandola i medesimi diventano nulli.


Ecco perché se fossi Sinner lascerei in Italia un quarto di un patrimonio. Per una banale proporzione. Mi fai pagare 4 volte più di quanto mi restituisci in servizi? Ti lascio un quarto.


Non commetterei alcun illecito, e avrei la coscienza in pace. Di non aver lasciato le perle ai porci, e perfino di aver contribuito a non far morire di fame i vermi che si accontentano delle briciole nella loro lurida porcilaia. 


Detto questo poi vorrei proprio vedere quanti al suo posto non farebbero quello che fa Sinner. E ancor di più mi chiedo se hanno mai sollevato la stessa perplessità e disapprovazione con altri loro idoli di altri sport, o di altri settori, che fanno la stessa identica cosa.

Fonte foto

https://www.tennisitaliano.it/australian-open-2024-cifre-folli-montepremi-torneo-57728