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E se gli alberi fossero sentinelle scomode per i danni biologici del 5G?

06 aprile 2020

In piena pandemia da coronavirus sta esacerbandosi la febbre da abbattimento alberi nelle città di tutta Italia, pare in concomitanza dell'installazione di antenne 5G che qualcuno perfino nelle massime istituzioni sta ammonendo di monitorare in relazione tra l'altro al divulgare del famigerato virus pandemico (monito credibile per il solo fatto che è stato subito attaccato e denigrato dall'informazione main-stream).

Ma come mai proprio gli alberi, con tutto l'ingombro infrastrutturale attorno a queste antenne, creerebbero intralcio? Forse perché sono materia vivente? Forse perché si noterebbero subito i danni biologici di queste microonde su foglie e rami, e perché no, sugli ospiti nidificanti?

Meglio eliminare subito queste sentinelle dunque? Forse. Ma non preoccupiamoci. Saranno sicuramente rimpiazzati altrove. Chissà, magari cipressi in luoghi dove nessuno reclama dubbi su pandemie ed elettrosmog.


Chiara Abastanotti, Appuntamento all'albero morto