4 ottobre 2022
Premio Nobel per la medicina 2022 all'ideatore della paleogenetica: l'applicazione dell'indagine del DNA nientepopodimeno che ai fossili.
Ebbene sì. Si può analizzare il DNA dei fossili. E io sarei davvero curioso di sapere con quale metodica si estrae il DNA dai fossili, che sono materia organica pietrificata, e con quali tecniche si è addirittura in grado di analizzarlo comparandolo al DNA "fresco".
Devo ancora capire come riescono ad estrarre il DNA da una cellula per inserirlo in un'altra cellula mantenendo integri e funzionali membrane cellulari e cromosomi nella famigerata clonazione, ma se dovessi scegliere quale mistero avere svelato prima, punterei ai fossili: viva le novità.
E ora entro nel merito delle riferite applicazioni già sperimentate, in attesa di un Jurassic Park redivivo e sia mai compaia un giorno in carne ed ossa anche "Ti voglio bene Denver".
1- "Neanderthal incrociato con H.sapiens e il suo genoma ancora presente nell'uomo moderno". Ah caspita! Perché non hanno essi un antenato comune? Non è quel DNA comune quanto ereditato dai nostri antenati comuni? Macché. Troppo facile. Vuoi vedere che si conosce tutto il DNA dell'antenato comune, di Neanderthal, e di Sapiens per scartare l'ipotesi più semplice? Vuoi vedere. Eh vorrei proprio vederlo però. Se è scienza si può vedere come minimo.
2- I Denisovani, una popolazione umana di 70 mila anni fa, incrociata con Homo sapiens. A ridaje. Poi guai parlare di razze umane. Bisognerebbe mettersi d'accordo un attimo. Almeno prima di darsi dei premi.
3- Ma se per definizione in biologia una nuova specie non risulta in grado di procreare prole fertile con altre specie, come è possibile che Neanderthal, Denisovani e Sapiens si siano incrociati così alla grande?
Mah. Attendiamo la prossima puntata. Solo su canale Nobel.
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2022/10/03/il-nobel-per-la-medicina-a-svante-paabo_cf1a7484-9d84-4472-bc8e-e7c5c70bf8fd.html