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L'Umanità tra animali, alieni e divinità: non manca più nessuno, solo non si vedono i due liocorni

 23 ottobre 2022

La rete pullula di revisionismo storico intrecciato di saghe di alieni, divinità religiose e storia dell'umanità. Prima della comparsa dei social tutto era confinato a siti di qualche cultore che interpretava in modo alternativo qualche passo biblico o testo in sanscrito o sumero-accadico. 

Poi hanno trovato eco in rete best-seller della Mondadori stile Mauro Biglino che ripropongono traduzioni letterali ritenendo la propria su molteplici interpretazioni la più logica. Cosa legittima ma poco sportiva, perché è come dire "siccome ho gomme solo per il bagnato, è più logico e quindi corretto che si corra solo quando piove".

Poi la correttezza di queste logiche è difficile reggerla con i soli strumenti della filologia o teologia, allora si è ricorsi al supporto scientifico un tanto al chilo. Ad esempio Biglino ha collaborato con Pietro Buffa, biologo molecolare con un curriculum di tutto rispetto in un settore però confinato al mondo in provetta, dove è facile perdere il senso del reale evoluzionismo antropologico, figurarsi interpretare in senso mistico un'evoluzione della materia inorganica in organica.

Forte dei profitti che possono generare le visualizzazioni di migliaia e poi milioni di followers cresciuti a pane, guerre stellari e UFO-robot, il filone si è arricchito sempre di più, in tutti i sensi, su ogni canale. Arrivando al fenomenale Red Ronnie che addirittura sfrutta i diritti di immagine per ripubblicare sul proprio canale la satira di Crozza che lo ridicolizza insieme ai suoi medium, sensitivi, esperti egittologi, visionari.

Infine, ci sono quelli come me. Appassionato di antropologia sulla base di una laurea in medicina veterinaria presa per sfida alla comprensione di malattie devastanti, toccate dalla propria famiglia o sulla propria pelle, quando le domande fin da bambino davanti a una sacra bibbia non hanno più trovato risposte sul senso di tutto, del come e perché a uno sì agli altri no, agli uni prima all'altro dopo, ad un animale quadrupede così e ad un animale bipede colà.

Quelli come me che si chiedono come può essere che intelligenze aliene abbiano influito geneticamente nell'evoluzione di una scimmia ad un uomo, se dalla sua prima ruota nel 4 mila aC al primo prototipo di bicicletta si è dovuto attendere il 1817 dC.

Non sono misteri della scienza. Non sono misteri della fede. Sono secondo me ignoranza di evoluzionismo. Sempre col beneficio del dubbio ovviamente, perché ho anche io tutti i limiti di una scimmia che accendendo un fuoco prega.