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Perché gli errori che si ripetono nella Storia?

 29 giugno 2023

Siamo sicuri che studiare e ricordare la Storia sia condizione necessaria per non ripetere gli errori del passato? 

Se i nipoti ricordano i nonni che si son fatti la guerra, diventa pretesto per costruire la pace o continuare quella guerra?

Persone buone e intelligenti prenderanno una strada. Persone cattive e stolte l'altra. Bisogna fare attenzione a considerare la cultura condizione necessaria per vivere in pace. E ironia della sorte, la Storia probabilmente dimostra che non sarebbe sufficiente neppure fare tabula rasa di ogni ricordo e ripartire da zero. Perché quell'ignorante cattiveria farebbe prima o poi saltare ogni pace nuovamente.

Cercare soluzione a ciò sembra impossibile perché appare di cercare rimedio alla malignità intrinseca dell'essere umano. 

In realtà è proprio questa apparenza del problema che impedisce di adottare l'unica soluzione oggettivamente realizzabile. Perché non si tratta di eliminare il male, ma di riconoscerlo, confinarlo, e renderlo innocuo.  

L'unica soluzione reale al problema reale risulta quindi far sì che chi è intelligentemente buono abbia controllo su chi è stoltamente cattivo, e non l'esatto contrario come avviene dalla notte dei tempi della Storia, per puro accordo sociale, o patto collettivo che dir si voglia. 

Ecco questa è una riflessione sul senso del ricordare la Storia a ulteriore conferma della teoria sulla #PERVERTITOCRAZIA, e il suo unico rimedio antropologicamente scientifico.


Da un ricordo sbloccato da facebook 29 giugno 2022:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02RFFnxXj9SKCoR5or3A1nQ8G754o96y2uPdAaKYzVqTybT8KpYjqzP88Vi3EM7sJRl&id=1423361752