07 agosto 2023
Si trovano valanghe di informazioni su olocausti e genocidi. Su tanti suoi dettagli in molteplici aspetti. Ma fateci caso, su un particolare nessuna notizia. Nessun dettaglio. Nessun numero. Nessun approfondimento storico. Nessuna rassegna mediatica.
Quali sono le cifre in ballo parlando di taglie, ricompense, premi, quando si segnalava un ebreo o un dissidente politico nei paesi sotto occupazione nazista o sovietica?
Quanto era lo stipendio di un militare SS o NKVD? E in che modo i crimini contribuivano a vantaggi economici o per la carriera?
Perché questa omertà degli storici su dati e fonti governative? Perché è così determinante che l'opinione pubblica non si sensibilizzi alle atrocità che l'essere umano è in grado di compiere in cambio di #denaro?
Forse risulterebbe compromettente per lo spirito critico del cittadino in ogni epoca? Forse lo porterebbe a porsi interrogativi su cosa siano oggi quei crimini in termini sociali, ecologici, etici in cambio di una ricompensa?
Forse l'insegnante si troverebbe in crisi davanti agli indottrinamenti sull'identità di genere in età pediatrica?
Forse l'impresario edile si troverebbe in crisi davanti a una gettata di cemento?
O l'imprenditore agricolo davanti allo spargimento di un sospettoso compost nauseante?
O il medico e il farmacista in crisi davanti a trattamenti sanitari obbligatori o comportamenti di "overuse" diagnostico-terapeutici?
O forse che le dittature non hanno lasciato il consenso per la privacy alle democrazie...per non rivelare un mero cambio nome spacciato per cambio di identità?
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