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Governi Conte 1 e 2: il "cambiamento" del Tav e il "coraggio" del MES

10 marzo 2010

Un anno fa Conte fu consigliato dalle autorità competenti finanziarie di approvare il Tav To-Li sulla base di fondi fittizi da parte dell'UE. Nessuna preoccupazione delle autorità sanitarie-ambientali sull'opera che trafora una montagna di amianto e minerali radioattivi con incommensurabile impatto su acqua, suolo, e salute. E Conte disse "Mi assumo la responsabilità", con fiducia poi prontamente riconfermata per un nuovo governo pure dall'unica forza politica no-TAV!

Oggi l'esatto opposto con il nuovo governo, un anno dopo. Autorità sanitarie che bloccano un paese per un virus che per mesi causa appena un'influenza, poi arriva il funzionario OMS a fianco di un ministro della salute (di un partito mai presentatosi ad elezioni) e da un giorno all'altro si intasano i reparti di terapia intensiva con protocolli antivirali sperimentali. E sul piano finanziario ora? Zero. Zero! Tanto che nel breve periodo ci si affida alle collette dei vip per gli ospedali privati dove si curano, e alle collette delle iniziative civiche per gli ospedali pubblici che si uniscono a qualche taglio di stipendio parlamentare di quella forza politica di governo che in parte fa finta così ancora di essere all'opposizione pur di non riconoscere di aver ridato fiducia al responsabile del TAV To-Li. Sul lungo periodo finanziario invece si aspetta evidentemente la firma del MES, che è un drastico affondo del debito pubblico sulle spalle dei cittadini. Ennesima ipoteca dell'UE sulla risorse di un popolo.

Ecco, questi i governi Conte. I governi dell'avvocato del popolo. I governi del cambiamento e del coraggio: i governi del #Tav e del #MES.

Allora #coraggio: quante terapie intensive si allestivano in sanità pubblica con il budget del TAV To-Li... senza attendere alcun #cambiamento da coronavirus?