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Cuore e mente tra tempo e vita.

25 settembre 2024


Il cuore è un organo talmente svincolato dalla razionalità che può continuare a battere anche con morte cerebrale. 

Pulsa in automatico senza alcun controllo un ritmo base. Come un automa. 

Come un orologio, il cuore segna il tempo della vita. Anche quando la vita non c'è più.

Una persona cui si ferma il cuore gli rimane quel tanto di vita finché non si ferma anche la mente. Ma a chi si ferma la mente e non il cuore, rimane solo un orologio che segna un tempo senza vita.

Ci può essere tempo senza vita, ma non vita senza tempo. Si può trapiantare ciò che tiene in vita, ma non si può trapiantare la vita. 

Ecco perché si può trapiantare un cuore, ma non un cervello. 

Ecco perché un cuore che pulsa è condizione necessaria alla vita, ma non sufficiente.

La vita è dentro la nostra mente. Le emozioni, i sentimenti, le sensazioni, le percezioni, i colori, la musica, il sapore... sono dentro la nostra mente.

Baci e abbracci sono cercati dalla mente e diretti alla mente: la mente ne conosce i perché

La mente fa accelerare e fa rallentare il cuore, che invece non è consapevole di quei perché. Il cuore non è neppure consapevole della batteria che gli fa segnare il tempo della vita. Che è solo tempo: la vita è nella mente.

Ovviamente, nella civiltà umana fondata sull'apparenza, sui giochi di prestigio di ombre e luci, sulla fiction... viene idolatrato il cuore, e demonizzata la mente.

Tanto che definiamo "senza cuore" chi compie atrocità, crimini, offese, ingiustizie

Mentre il cuore gli funziona benissimo sotto una mente invece con la razionalità compromessa.

Bisognerebbe cominciare a non farsi più "stare a cuore" la vita. Ma "stare a mente". 

Fatevene una ragione.