10 settembre 2024
Credo che un buono spunto di osservazione, a supporto della tua conclusione, passi attraverso quel detto citato "l'imbecille sa tutto, il saggio sa nulla".
Bisognerebbe dettagliare la questione con "tutto" e "nulla" di ciò che è inutile.
Il panorama cambia perché la categoria della quantità viene integrata con la categoria della qualità.
A mio avviso la cosa drammatica non è l'IA che in termini di quantità è infallibile e diventa unica protagonista. Ma l'intelligenza umana che in termini di qualità ha sempre meno da offrire.
Alla fine la dipendenza dell'essere umano nel venerare la macchina è una via di fuga per non osservare la propria miseria umana.
Una vera e propria tossicodipendenza intellettuale per evadere da una morte spirituale.
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