23 aprile 2025
Ieri leggendo questo articolo mi sono sorte molte domande.
La tossicità dei funghi è conosciuta dalla notte dei tempi. Vero che la natura evolve e di lei saranno sempre più le cose che non sappiamo rispetto a quelle che sappiamo (nonostante dalle poche che sappiamo riusciamo a farne applicazioni prodigiose e al contempo disastrose).
Ma possibile che in una piccola comunità, in pochi contesti famigliari, non si sia mai notata questa corrispondenza? Questa coincidenza? Questa associazione? Se in una famiglia in 2-3-4 mangiano un fungo tossico, davvero nessuna famigliarità tra le vittime?
Una rassegna così ampia di possibili veleni industriali esaminati nell'impeccabile indagine epidemiologica, e concludere che il problema è un fungo per una coincidenza di consulti?
Sembra emergere la morale della favola che tra mille veleni artificiali, ad ammalare mortalmente è la natura: il resto tutto sommato a confronto è innocuo.
Il finale suspence sembra quasi da cliché narrativo: si è notato che tolto l'agente scatenante l'effetto sparisce, ma dovrebbero ancora esserci dubbi che sia quella la causa.
Impossibile pure non notare un particolare citato: la neve artificiale.
In cosa consiste la neve artificiale? Comune acqua convertita fisicamente in neve, oppure occorre addizionare l'acqua con sostanze chimiche? Dalle scie chimiche allo sciare chimico con squisita nonchalance.
Infine, chi esclude che quella tossina fungina causa di tali effetti, non sia già stata impiegata o sia in futuro impiegata per diffondere quel morbo tramite bioterrorismo farmaceutico più o meno occulto?
Leggiamo:
,,, “Nessun sintomo, nessun segno, nessuna traccia di possibile infezione attraverso l’acqua. Poi abbiamo esaminato se gli inceneritori potessero essere la causa.
Tutto è stato analizzato”.
E quando dice tutto, intende davvero tutto: il terreno dei giardini, le emissioni di gas radon nelle case, la neve artificiale, persino il legno delle vecchie carrozze ferroviarie riutilizzato per le infrastrutture del villaggio.
Ad ogni residente fu chiesto di compilare un questionario lunghissimo (fino a tre ore) su dieta, lavoro, abitudini, hobby. Si escluse anche la pista genetica: nessuna familiarità tra le vittime. Anni di ricerche, nessun risultato. ,,,
,, Negli ultimi sei anni, da quando i locali hanno smesso di consumare il falso spugnolo, non ci sono state nuove diagnosi di SLA a Montchavin. Un dato significativo, che però, come ricorda il Dr. Spencer, non basta a stabilire una causalità definitiva ,,
Nel 2025 sembra di tornare a leggere la letteratura scientifica del 2020, quando una pandemia di raffreddori doveva giustificare stragi da pratiche igienico-sanitarie, presenti e future. Fermate poi solo da nuove stragi militari internazionali proemio di terze guerre mondiali.
#AuguriUmanità
Fonte foto:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/20/la-maledizione-di-montchavin-il-paese-dove-1-abitante-su-12-si-ammala-di-sla-tutta-colpa-di-un-fungo-considerato-una-prelibatezza-locale/7959555/