Noto che gli influencer se dicono cose vere, le dicono in modi scemi (asterischi, volgarità, offese, toni violenti, make-up circense, abbigliamento stravagante...).
La verità viene condita sempre da qualche particolare distorto, anomalo, fuori dal canone, affinché sia emotivamente toccante, sconvolgente.
Se invece la forma comunicativa è pulita, tradizionale, moderata, decorosa, il contenuto è aleatorio, scontato, ininfluente, superficiale, perfino palesemente falso, affinché la ragionevolezza appaia contradditoria, inconcludente.
L'associazione subliminale che rimane ai follower (pubblico pagante alla peggio, alla meglio ignaro della differenza tra forme e contenuti, figurarsi dello spirito critico) è che la corrispondenza tra verità e realtà si rivela attraverso quei modi scemi, cui si allinea istintivamente, mentre prende le distanze dalle forme morigerate che associa a un qualunquismo non incisivo.
Ed ecco servito ogni articolo di gossip alla meglio, alla peggo di cronaca nera.