16 luglio 2024
Caro Meta, caro X-Twitter, cari social tutti.
Tu ci hai regalato uno spazio virtuale, noi ti abbiamo regalato i nostri dati.
Tu per speculare sui nostri dati per scopi consumistici, politici, di servizi segreti, ci hai concesso l'opportunità di speculare sul tuo spazio per finalità commerciali, di marketing, di propaganda, di cultura.
Ora, il tuo spazio ha arricchito con briciole qualche migliaio di persone (non tutti i profili sono persone, e non tutte le persone si arricchiscono con i profili). Mentre ha arricchito con milioni di quattrini qualche decina di individui (tutti in carne e ossa) che ti possiedono.
Ma questo scambio avviene in totale arbitrarietà, determinata dal fatto che lo spazio che ci hai regalato è considerato a tavolino una tua proprietà, per cui i dati che inseriamo di nostra proprietà diventano di fatto pure un tuo possesso di cui hai controllo.
Ecco verrà prima o poi il momento che gli utenti, ovvero le identità, ossia le persone, esigeranno che i propri dati siano trattati come un bene pubblico, e lo spazio in cui sono sia trattato come un bene privato proprio, non di altri.
Verrà il momento in cui non serviranno centrali o sottomarini nucleari per tenere acceso il server di pochi padroni con i dati di miliardi di persone, perché ognuno avrà la fonte rinnovabile, in proprio e condivisa, privata e pubblica, a tenere acceso il proprio server, col proprio profilo.
Verrà quel momento, e ci si renderà conto che non serve più alcuna speculazione su dati e spazi di alcuno. Perché spazi e dati saranno condivisi, per il bene privato e per il bene pubblico ad un tempo.
Verrà quel momento, io non posso non crederci. Anche perché l'alternativa sarebbe prima o poi la fine di tutto, come è inevitabile che sia, scientificamente, se l'alternativa è nucleare.
Nel frattempo, auguri di buon divertimento, che purtroppo per te non sarà mai come il nostro.
Perché noi i nostri dati lo siamo già in carne ed ossa. Tu, il tuo spazio, non lo sei, e senza di noi in carne ed ossa, non hai forse neppure alcun senso di esistere.